Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Cicero sulla bretellina «Non si perda tempo interpellerò Anas»
VICENZA Si parla di bretella dell’Albera e spunta pure il tema della bretellina. Ovvero del collegamento da 1,4 chilometri - con uno svincolo per Caldogno - in grado di collegare la provinciale 46 «del Pasubio» con la base militare americana «Del Din». L’arteria è inserita negli 86 milioni di euro di finanziamento che Anas ha assegnato alla variante dell’Albera, ma aveva già ottenuto una bocciatura da parte degli esperti inviati dall’Unesco in città negli anni scorsi proprio in relazione allo stato del sito patrimonio dell’umanità. Ora, però, a rilanciare la bretellina è il Comune, per bocca dell’assessore alle Infrastrutture, Claudio Cicero (nella foto): «Io sono favorevole a tutta la tangenziale - afferma Cicero - compresa la bretellina verso la base americana. E anzi, vorrei che fosse già disegnata in modo da essere compatibile con il suo prolungamento a est, perché quello rappresenta solo il primo pezzo della vera tangenziale nord, che collegherà strada Pasubio con la Marosticana». Dunque, si accelera: «Chiederò nello specifico ad Anas (ente gestore della rete stradale e autostradale italiana, ndr) la situazione in cui è quell’opera, se i disegni sono stati fatti e a che punto è la progettazione. E prevedo di fare incontri mirati a breve su questo».
Nel frattempo, in tema di tangenziale interviene anche il consigliere comunale del Pd, Giovanni Rolando, che da tempo si batte assieme al comitato dell’Albera «No Tir-Sì bretella» per la realizzazione dell’arteria da 5,3 chilometri fra viale del Sole e Costabissara, in fase di costruzione. «Ho depositato una richiesta in Comune - spiega Rolando - per chiedere al sindaco, Francesco Rucco, di intervenire in aula consiliare sulle modalità, le tempistiche e i finanziamenti della realizzazione di quest’opera». La variante dell’Albera è stata al centro di un sopralluogo da parte di Comune, Provincia, Regione, Anas e società autostradale BresciaPadova proprio nei giorni scorsi, allo scopo di fare il punto su un cantiere rallentato a causa di alcuni siti archeologici rinvenuti nel terreno. «Ad oggi - fanno sapere dal comitato dell’Albera - l’opera procede, anche sotto l’aspetto degli indennizzi di esproprio, che sono stati pagati a tutti i proprietari di terreni e fabbricati».