Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Ponte, oggi (forse) il nome dell’impresa E intanto i ritardi creano tensioni nel Pd
La ditta veneziana contattata per i lavori urgenti potrebbe sciogliere le riserve
BASSANO Entro domani, probabilmente già oggi, la ditta veneziana contatta dal Comune per rinforzare le stilate 3 e 4 del Ponte degli Alpini scioglierà la riserva e comunicherà se eseguirà l’intervento previsto in regime di somma urgenza.
Negli uffici tecnici comunali c’è un’atmosfera di grande attesa. Anche perché sta scadendo il tempo a disposizione per svolgere la delicata operazione finalizzata ad evitare che il monumento crolli sotto la furia delle possibili piene autunnali del fiume. Se accetterà, l’impresa specializzata in operazioni sott’acqua avrà cinque settimane di tempo per portare a termine la puntellazione delle due pile.
Dovrà anche decidere i tempi di chiusura del passaggio pedonale sulla struttura lignea, come da progetto, inevitabile per eseguire l’intervento. Un divieto che preoccupa commercianti e residenti di Angarano, isolati dal resto della città. Per limitare i disagi, l’amministrazione sta studiando le possibili alternative. Se il sindaco Riccardo Poletto chiederà al Genio civile l’autorizzazione per realizzare, a spese dell’ente, una passerella provvisoria sul Brenta, il presidente del comitato di quartiere Angarano rispolvera un sistema usato spesso nel passato. «Basterebbe una barca per far traghettare le persone da una sponda all’altra - suggerisce Gianni Castellan - Oltre che utile, la modalità diventerebbe un’attrazione turistica».
In attesa di nuovi sviluppi, la polemica sui ritardi dei lavori di restauro del Ponte degli Alpini coinvolge anche il mondo politico locale. In particolare nel Partito democratico, che governa la città con la coalizione di centrosinistra, nelle cui file milita l’assessore alla Cura urbana Roberto Campagnolo.
Alcuni iscritti parlano di una riunione interna movimentata e di qualche screzio. Ma il segretario cittadino Luigi Tasca minimizza: «Fa parte della normale dialettica di un partito che governa - spiega Sulla vicenda ponte ci sono dei dubbi, dei punti di vista differenti anche dentro il Pd. Ma come per altre questioni. Tutti siamo preoccupati per lo stato in cui si trova il nostro simbolo e seguiamo con attenzione l’evolversi della situazione, ma nessuna presa di posizione nei confronti dell’assessore».
” Tasca
Ci sono dubbi e punti di vista differenti nel partito