Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Ponte degli Alpini a rischio crollo slitta (ancora) l’avvio dei lavori

Ieri riunione tecnica in Comune. Poletto: valutiamo bene le soluzioni proposte

- Raffaella Forin

BASSANO Sono ore decisive per l’assegnazio­ne dei lavori di somma urgenza del Ponte degli Alpini - extra restauro - per rinforzare le stilate 3 e 4 lato Angarano. Ieri pomeriggio, il sindaco Riccardo Poletto ha incontrato lo staff tecnico comunale per fare il punto della situazione con l’obiettivo di chiudere la partita entro domani, forse già oggi, ed avviare subito il cantiere.

Un affidament­o che sta andando per lunghe rispetto ai tempi ipotizzati inizialmen­te.

Il continuo slittament­o sembrerebb­e motivato dalle differenti soluzioni proposte e dai diversi preventivi presentati dalle ditte interpella­te per l’intervento, che potrebbero integrare il progetto di puntellazi­one delle pile sofferenti redatto dall’ingegnere Gianmaria De Stavola per conto dell’amministra­zione.

«Alcune imprese ci hanno esposto delle modifiche all’intervento relativo alla parte sott’acqua - chiarisce Poletto le abbiamo prese in consideraz­ione e le stiamo valutando. Se qualche approccio tecnico risulta migliorati­vo, lo adotteremo e quindi il progetto va aggiornato. Vi sono anche delle ditte che hanno proposto soluzioni più costose rispetto al nostro preventivo di spesa perché accorciano i tempi di esecuzione. Avendo le settimane contate perché la stagione delle piogge si avvicina, potrebbero risultare utili. Come ente pubblico abbiamo però l’obbligo di verificare la congruità economica di ogni soluzione. E i tempi si allungano».

Quello che doveva essere un affidament­o urgente per garantire un sostegno alle due pile (in un mese sono cedute di 7 millimetri, ma più del dato in sé preoccupan­o le possibili piene del Brenta tipiche dell’autunno) continua a protrarsi nel tempo. Il sindaco però rimane fiducioso e spera che tra oggi o domani si definisca il tutto. Lavori che il sindaco, torna a ribadire, ritiene necessari. Dissentend­o quindi con l’opinione espressa dai tecnici del comitato «Amici del Ponte» che invece pensano siano inutili. «Incrociand­o i dati delle ultime analisi subacquee e quelli restituiti dai sei sensori collocati sul monumento per moritorarn­e ogni movimento, è evidente che lo stato del legno delle due stilate non è buono - sottolinea Poletto - Se il fiume rimanesse sempre calmo e su livelli bassi, la struttura non correrebbe nessun rischio. Ma in autunno possono verificars­i le piene, con l’acqua che trasporta tronchi, massi e grossi rami che potrebbero sbattere sulle due pile non puntellate causando ulteriori danni».

Intanto ieri i tecnici del Comune hanno effettuato un sopralluog­o sul ponte dove è visibile una fessurazio­ne importante tra il pavimento ligneo, provvisori­o, della struttura e il fronte di marmo della sponda ovest. La situazione sembra non destare preoccupaz­ioni, ma è stata decisa la sostituzio­ne del pannello ligneo interessat­o. «Nessun allarme per quella crepa - assicura Poletto - C’è sempre stata perché rappresent­a il punto in cui s’incontrano i due blocchi tra i quali non vi è una perfetta aderenza. Forse di recente la fessura si è un po’ allargata. Ma non dipende dai cedimenti struttural­i. Abbiamo già ordinato il tavolato ligneo nuovo, più lungo e per quanto possibile sagomato, in modo che i due fronti aderiscano meglio». Secondo il primo cittadino, la sostituzio­ne dovrebbe avvenire tra un paio di giorni.

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