Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Ponte degli Alpini a rischio crollo slitta (ancora) l’avvio dei lavori
Ieri riunione tecnica in Comune. Poletto: valutiamo bene le soluzioni proposte
BASSANO Sono ore decisive per l’assegnazione dei lavori di somma urgenza del Ponte degli Alpini - extra restauro - per rinforzare le stilate 3 e 4 lato Angarano. Ieri pomeriggio, il sindaco Riccardo Poletto ha incontrato lo staff tecnico comunale per fare il punto della situazione con l’obiettivo di chiudere la partita entro domani, forse già oggi, ed avviare subito il cantiere.
Un affidamento che sta andando per lunghe rispetto ai tempi ipotizzati inizialmente.
Il continuo slittamento sembrerebbe motivato dalle differenti soluzioni proposte e dai diversi preventivi presentati dalle ditte interpellate per l’intervento, che potrebbero integrare il progetto di puntellazione delle pile sofferenti redatto dall’ingegnere Gianmaria De Stavola per conto dell’amministrazione.
«Alcune imprese ci hanno esposto delle modifiche all’intervento relativo alla parte sott’acqua - chiarisce Poletto le abbiamo prese in considerazione e le stiamo valutando. Se qualche approccio tecnico risulta migliorativo, lo adotteremo e quindi il progetto va aggiornato. Vi sono anche delle ditte che hanno proposto soluzioni più costose rispetto al nostro preventivo di spesa perché accorciano i tempi di esecuzione. Avendo le settimane contate perché la stagione delle piogge si avvicina, potrebbero risultare utili. Come ente pubblico abbiamo però l’obbligo di verificare la congruità economica di ogni soluzione. E i tempi si allungano».
Quello che doveva essere un affidamento urgente per garantire un sostegno alle due pile (in un mese sono cedute di 7 millimetri, ma più del dato in sé preoccupano le possibili piene del Brenta tipiche dell’autunno) continua a protrarsi nel tempo. Il sindaco però rimane fiducioso e spera che tra oggi o domani si definisca il tutto. Lavori che il sindaco, torna a ribadire, ritiene necessari. Dissentendo quindi con l’opinione espressa dai tecnici del comitato «Amici del Ponte» che invece pensano siano inutili. «Incrociando i dati delle ultime analisi subacquee e quelli restituiti dai sei sensori collocati sul monumento per moritorarne ogni movimento, è evidente che lo stato del legno delle due stilate non è buono - sottolinea Poletto - Se il fiume rimanesse sempre calmo e su livelli bassi, la struttura non correrebbe nessun rischio. Ma in autunno possono verificarsi le piene, con l’acqua che trasporta tronchi, massi e grossi rami che potrebbero sbattere sulle due pile non puntellate causando ulteriori danni».
Intanto ieri i tecnici del Comune hanno effettuato un sopralluogo sul ponte dove è visibile una fessurazione importante tra il pavimento ligneo, provvisorio, della struttura e il fronte di marmo della sponda ovest. La situazione sembra non destare preoccupazioni, ma è stata decisa la sostituzione del pannello ligneo interessato. «Nessun allarme per quella crepa - assicura Poletto - C’è sempre stata perché rappresenta il punto in cui s’incontrano i due blocchi tra i quali non vi è una perfetta aderenza. Forse di recente la fessura si è un po’ allargata. Ma non dipende dai cedimenti strutturali. Abbiamo già ordinato il tavolato ligneo nuovo, più lungo e per quanto possibile sagomato, in modo che i due fronti aderiscano meglio». Secondo il primo cittadino, la sostituzione dovrebbe avvenire tra un paio di giorni.