Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Con 250 incontri a Padova «La Fiera delle Parole»
Da martedì a Padova 250 incontri in 35 luoghi della città. Da Paolini a Vecchioni. Il 5 ottobre Fontana dialoga con Gherardo Colombo
Su il sipario a Padova sulla dodicesima edizione della Fiera delle Parole. Dopo «l’antipasto» in corso alle Terme tra Abano e Montegrotto, che si concluderà domenica prossima, l’ormai consueta rassegna letteraria organizzata da Bruna Coscia (e dalla sua associazione «Cuore di Carta») è pronta a tornare a Padova. Scrittori, musicisti, attori in scena a Padova per un totale di 250 incontri. Il festival, presentato ieri a Padova dal sindaco Sergio Giordani, dall’assessore alla Cultura Andrea Colasio e dalla stessa Coscia, sarà inaugurato martedì 2 ottobre, alle 16,30 a Palazzo della Ragione, da un concerto dei Solisti Veneti in memoria del maestro Claudio Scimone, scomparso il 6 settembre scorso all’età di 83 anni. A chiudere la manifestazione, alle 21 di domenica 7 ottobre sempre a Palazzo della Ragione, sarà invece il cantautore Roberto Vecchioni, accompagnato dal chitarrista Massimo Germini. E in mezzo, grazie al sostegno non solo dell’amministrazione comunale con 146mila euro, ma anche della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, della Camera di Commercio, dell’Università e della Diocesi (senza dimenticare gli sponsor, Niuko Innovation and Knowledge Srl e Tecnomeccanica Betto Spa: «Ma sfido chiunque a mettere in piedi un evento del genere con un budget così ridotto», dice la Coscia), sei giorni pieni di incontri, presentazioni di libri e proposte culturali: «Gli appuntamenti in calendario, che si terranno in 35 luoghi diversi della città, sono più di 250 – sottolinea l’assessore Colasio – . Mentre gli autori invitati sono 450. Basterebbero questi tre numeri per raccontare cosa sarà la nuova edizione della Fiera delle Parole, destinata a confermarsi sia come grande festival popolare». La Fiera è stata ripristinata proprio dall’attuale sindaco Giordani (di centrosinistra), dopo che nel 2015 il predecessore (leghista) Massimo Bitonci decise di cancellarla («costosa e troppo schierata dal punto di vista politico», disse). Ad ogni modo il programma come detto è ampio: ci saranno Marco Paolini e Gianfranco Bettin con «Le avventure di Numero Primo» (Einaudi), Tahar Ben Jelloun con «La punizione» (La Nave di Teseo), è uno scrittore marocchino di religione islamica, che in Italia ha pubblicato molti volumi tra saggi, opere di narrativa e poemi. Tahar Ben Jelloun ha vinto il Premio Goncourt e per il libro «Il razzismo spiegato a mia figlia»
(Bompiani) il segretario delle Nazioni Unite, Kofi Annan, gli ha dato il Global Tolerance Award. Tra gli altri autori al festival, Vito Mancuso con «Il bisogno di pensare» (Garzanti), Marcello Fois con «Renzo, Lucia e io» (Add), Valerio Massimo Manfredi con «Quinto comandamento» (Mondadori), Mario Tozzi con «L’Italia intatta» (Mondadori), Alain Friedman con «Dieci cose da sapere sull’economia italiana» (Newton), Carlo Bonini con «L’isola degli sciacalli» (Feltrinelli), Massimo Recalcati con «I tabù del mondo» (Einaudi), Umberto Galimberti con «La parola ai giovani» (Feltrinelli) e Umberto Curi con «Il coraggio di pensare» (Loescher). Non mancheranno, inoltre, alcuni volti noti del giornalismo come Lilli Gruber, conduttrice di «Otto e mezzo» su La7, il direttore della «Stampa», Maurizio Molinari, e ci sarà il direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana. Fontana venerdì 5 ottobre alle 21 a Palazzo della Ragione, dialogherà con l’ex magistrato Gherardo Colombo sul tema della democrazia. Il calendario completo con tutti gli incontri e i protagonisti sul sito su www.fieradelleparole.it.
Andrea Colasio
È un grande festival popolare e un’occasione di riflessione e confronto sui cambiamenti in atto