Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Un delitto o un incidente? Il giallo della bidella morta in una pozza di sangue

La scuola ha lanciato l’allarme non vedendola arrivare

- Andrea Pistore Roberta Polese

Il silenzio Per ore si è parlato di rapina finita male

donna, molto conosciuta in paese, non si è presentata al lavoro ieri mattina e già questo, per una metodica come lei, era apparso strano ai colleghi e al preside dell’istituto. Alla chiusura della scuola il dirigente scolastico Claudio Segato si è recato di persona nella villetta insieme ai militari: nessuno ha risposto al citofono, le serrande delle finestre erano ancora abbassate ed è scattato l’allarme. Sul posto sono intervenut­i anche gli uomini del nucleo investigat­ivo, oltre al Ris che ha messo sotto sequestro l’intera area, passando al setaccio ogni stanza.

Solo verso le 20 dopo un’accurata ispezione il medico ha stabilito che il decesso è avvenuto per emorragia provocata da una ferita frutto di caduta accidental­e. Secondo la ricostruzi­one Donatella Campagnaro avrebbe avuto un malore, sarebbe caduta sbattendo la testa e provocando­si un taglio alla nuca. La donna si sarebbe rialzata, avrebbe tentato di medicarsi, pulendo anche il sangue, si sarebbe seduta su una sedia, scivolando esanime a terra poco dopo. Il campanello d’allarme intanto a scuola era già suonato. «Non era da lei non avvisare, a metà mattina eravamo già tutti preoccupat­i, quel silenzio strideva con la sua puntualità e la sua precisione – spiega Claudio Segato, preside dell’istituto comprensiv­o di cui fa parte la scuola elementare di Fiumicello dove la 53enne lavorava – una delle segretarie l’ha chiamata a casa e al cellulare senza ottenere risposta, allora è andata nella sua abitazione, ma anche lì regnava il silenzio. A quel punto ci siamo allarmati e abbiamo cominciato a chiamare gli ospedali e i carabinier­i».

La preoccupaz­ione che a Donatella fosse successo qualcosa di grave ha portato il preside e la segretaria fino a casa della donna in via Caltana 61 verso l’una del pomeriggio. Poco dopo il loro arrivo sono giunti anche i carabinier­i. La villetta, bassa con ampie finestre che danno su un vasto giardino ben curato, era immersa nel silenzio. L’unica cosa che si muoveva era il tagliaerba elettrico che si spostava da una parte all’altra del prato. «Uno dei carabinier­i ha saltato il cancello e si è avvicinato alla finestra – continua il preside – credo l’abbia vista riversa lì, perché ci ha mandati via subito e ha chiamato i colleghi.

Pochi minuti dopo è arrivato il furgoncino della scientific­a, altri carabinier­i con la tuta bianca si sono mesi a fare i rilievi e ho capito che era morta», dice Segato con la voce rotta dalla commozione. «Donatella era una donna riservata ma sempre disponibil­e, i bambini la adoravano, dava una mano in tutto quello che c’era da fare a scuola – spiega – è una grave perdita per noi, spero si chiarisca il prima possibile quello che è accaduto, le insegnanti e le mamme, quando si è diffusa la notizia, erano sconvolte». Donatella faceva la bidella da anni, era stata dipendente comunale e poi era passata alle scuole. Aveva due sorelle, Cinzia e Nicoletta, e le vicine la ricordano come riservata, amante delle piante e del giardino.

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Deceduta Donatella Campagnaro

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