Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Cercasi famiglia per i piccoli in affido
Appello dell’Usl 7, pronto un libro per sensibilizzare i bassanesi
BASSANO AAA, famiglie affidatarie cercansi.
Nell’area bassanese cresce la domanda sociale per l’accoglienza residenziale, non solo giornaliera, per bambini bisognosi di protezione e cura ed il Centro per l’affido e la solidarietà familiare dell’Usl 7 ha pensato di realizzare una iniziativa promozionale e di sensibilizzazioe unica nel suo genere finora nel Veneto. Si tratta di un elegante e raffinato libretto curato da Elisabetta Basili per i disegni e le immagini e da Anna Maria Gatti per la scrittura della storia, intitolato «Mirta e la famiglia Bottoni» che verrà presentato ufficialmente sabato alle 15.30 nel chiostro il museo civico in collaborazione con Stefano Torresan di Marlene e storia a pedali. È un volumetto bifronte, che riporta la prospettiva e la fiducia di Mirta, la bambina che verrà affidata da una parte e dall’altra il punto di vista e la sensibilità della famiglia affidataria Bottoni, così chiamata dalle autrici per indicare il legame che sta per instaurarsi tra minore e nido accogliente. La pubblicazione si è avvalsa del sostegno della ditta Favini di Rossano, che ha fornito carta riciclata da mais ed è stata presentata ieri all’Usl 7 con il direttore dell’area sociale Alessandro Pigatto e il presidente della conferenza dei sindaci del Bassanese Riccardo Poletto.«La nostra Asl sta facendo un ottimo lavoro- ha ribadito Poletto,- adesso si propone con il pubblico in modo adeguato sia con questo volume, sia con un video che viene presentato in tutte le sale cinematografiche del territorio».
I minori in affido nel Bassanese sono 57: 39 italiani e 18 stranieri.«Stanno diminuendo questi ultimi perché le famiglie straniere se ne stanno lasciando l’Italia per andare in Europa», ha commentato Sonia Scalco, del Centro per l’affido. C’è una banca dati di famiglie affidatarie: sono 114 e sono collocate soprattutto nei comuni più piccoli e in quelli di montagna: ad Asiago, Lusiana, Mason, Pianezze c’è una famiglia affidataria circa ogni 700-800 abitanti; ce n’è una ogni 1.000 abitanti a Marostica, ogni 1.200 residenti a Rossano, ogni 1.500 a Bassano, per salire a una ogni 2.000 abitanti a Tezze e Rosà, e «solo» ogni 3.000 abitanti a Romano. Alle famiglie affidatarie del Bassanese, lo ha confermato lo stesso sindaco Poletto, viene garantito un contributo mensile di 507 euro. «Questo per permettere a tutti, anche ai meno abbienti, se sono motivati e preparati, a realizzare l’accoglienza dell’affido».