Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Il tour Veneto del libro di Forgione
Quattro appuntamenti per lo scrittore, gran finale alla LibrOsteria di Padova
Arriva nel Veneto con quattro tappe, il tour letterario dello scrittore Alessio Forgione con il romanzo Napoli mon amour, pubblicato da NN editore nell’ambito del progetto «Innocenti», alla scoperta di una nuova narrativa italiana.
Appuntamento clou del tour quello del 13 ottobre a Padova, alla LibrOsteria di Marianna Bonelli. Il romanzo racconta una Napoli livida e cinerea come l’Hiroshima del film. Un ritmo narrativo incalzante per un romanzo di formazione a tratti febbrile, che ha il ritmo di una corsa e apre squarci tra la durezza della vita e i chiaroscuri dell’innocenza. La storia porta in scena un ragazzo che vive a Napoli e non ha ancora trovato il suo posto nel mondo. Cerca lavoro, ma dopo l’ennesimo colloquio finito male, decide di farla finita. Solo l’incontro con una bella ragazza di cui si innamora riaccende in lui desideri e speranze, tra cui scrivere e incontrare il suo mito letterario Raffaele La Capria. Ma l’amore disperde velocemente energie e risorse e anche la speranza di una vita diversa. Forgione è un esordiente che vive a Londra e lavora in un pub. Scovato da NN e inserito nella collana che aveva consacrato prima di lui Roberto Camurri con «A misura d’uomo»
Uno stile decisamente promettente, che sembra inserirsi sulla scia del successo di Camurri. «Scrissi che Nina mi faceva sentire vivo e in pericolo per la mia vita e quel sentore di pericolo e la paura che ne derivano erano lì a dirmi che alla vita ci tenevo ancora».
Il tour letterario di Alessio Forgione parte da Verona il 10 ottobre alla Libreria Pagina12 (ore 18.30) con Federica Augusta Rossi, l’11 ottobre fa tappa a Conegliano alla libreria Tralerighe c(ore 19) on Alberto Rosa, il 12 ottobre lo scrittore sara’ a Belluno libreria Tarantola (ore 18.30) con Michela Canova, il 13 ottobre gran finale per il Veneto a Padova alla mitica LibrOsteria di Marianna Bonelli con Alessandra Piccoli (ore 18).
Nel romanzo lo scrittore rivela anche la sua folgorazione per Raffaele La Capria, che è diventato fondamentale nella sua convinzione di dedicarsi alla scrittura.
Spiega Forgione in un’intervista: «Una sera, in una piccola libreria, vidi Ferito a morte di La Capria. Fino a quel momento non l’avevo mai sentito nominare. Lessi la prima pagina e fu un’esplosione. Il giorno dopo lo cominciai, lo finii e lo ricominciai. Lo lessi quattro volte in tre giorni e una notte andammo in spiaggia con la mia fidanzata e le dissi che volevo scrivere. Le dissi che non avrei cercato un nuovo lavoro o un nuovo imbarco e che mi sarei chiuso in casa, dalla mattina alla sera, a scrivere. – Fallo – mi disse lei e poi non facemmo il bagno perché non si vedeva nulla e ci spaventava molto l’idea di stare in acqua, immersi nel buio».