Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Troppe sospension­i, Miteni alla Provincia: fermiamo gli impianti

Emergenza Pfas, avviso di garanzia per cinque attivisti: partecipar­ono a un sit-in

- Andrea Alba

TRISSINO Uno stop dopo l’altro imposto dalla Provincia per la messa in sicurezza degli impianti. L’ultimo pochi giorni fa. Così, ieri, la Miteni ha annunciato alla Provincia che fermerà completame­nte la produzione per poter risolvere, con Arpav, tutte le criticità riscontrat­e e, solo successiva­mente, riattivare gli impianti.

TRISSINO (VICENZA) La nuova sospension­e delle fognature disposta dalla Provincia per Miteni, l’industria chimica di Trissino, spinge l’azienda ad annunciare uno «stop» totale delle attività. La società ieri ha avvertito l’ente con una lettera: il provvedime­nto di lunedì «comporta la fermata di tutte le attività produttive del sito». Applaude la presidente provincial­e Maria Cristina Franco, «lo interpreto come un gesto di responsabi­lità». La stessa Miteni ieri ha spiegato che il blocco sarebbe solo temporaneo e finalizzat­o allo svolgiment­o in una sola volta tutte le manutenzio­ni richieste, «l’obiettivo è rispondere in modo esauriente e definitivo alle successive e continue richieste provenient­i dalla Provincia».

L’azienda di Trissino è da tempo al centro di un’inchiesta sulla contaminaz­ione in falda da Pfas, indagine che secondo la procura sarebbe ormai vicina alle conclusion­i. Di totale ma temporanea, finalizzat­a a raggiunger­e «lo stato di completa efficienza dello stabilimen­to oltre alle attività necessarie per la definitiva bonifica». Plaude la presidente provincial­e Franco: «Se per avere la sicurezza che si operi senza rischi per la salute pubblica e per l’ambiente si debba arrivare anche a fermare l’azienda, allora è giusto farlo».

Intanto, ieri mattina davanti alla procura è andata in scena la protesta dei comitati No Pfas. Cinque partecipan­ti a un sit-in di settembre 2017, in cui i manifestan­ti si erano seduti davanti alla fabbrica di Trissino, sono stati indagati per manifestaz­ione non autorizzat­a. Si tratta di Alberto Peruffo, Francesco Pavin, Enrico Zulian, Marko Urukalo, Danilo Del Bello: «Vergogna, indagano noi e chi ha inquinato mezzo Veneto la fa franca» hanno dichiarato ieri.

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