Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Minacce ai ladri sui cartelli: assolto il sindaco

Formaggio, primo cittadino di Albettone: non li rimetto, il messaggio è noto a tutti

- Alba

ALBETTONE (VICENZA) I cartelli del sindaco all’ingresso del paese con su scritto «Ladri, bastardi, delinquent­i, tirate dritto, qui vi spariamo» non erano un’istigazion­e a delinquere: Joe Formaggio, il primo cittadino di Albettone di Fratelli d’Italia, ieri mattina è stato assolto dal tribunale di Vicenza per i noti cartelloni affissi nel 2015. Quei cartelli non istigavano a delinquere.

ALBETTONE (VICENZA) I cartelli del sindaco all’ingresso del paese con su scritto «Ladri, bastardi, delinquent­i, tirate dritto, qui vi spariamo» non erano un’istigazion­e a delinquere: Joe Formaggio, il primo cittadino di Albettone di Fratelli d’Italia, ieri mattina è stato assolto dal tribunale di Vicenza per i noti cartelloni affissi nel 2015. «È stata accolta la mia difesa, quella era solo istigazion­e alla legittima difesa. Il giudice ha capito la buona fede del mio gesto», dichiara Formaggio. Tre anni fa la vicenda aveva avuto una eco nazionale. Stampati in modo «artigianal­e» dallo stesso sindaco - che si era fatto immortalar­e a fianco dopo averli appesi - i cartelli riportavan­o un messaggio quanto mai chiaro, rivolto a chi passando per il Basso Vicentino si trovasse a passare per Albettone: «Si comunica a tutti, ladri, bastardi, delinquent­i, cerca guai e persone indesidera­te che in questo Comune non esiteremo a spararvi se violate le nostre case e minacciate le nostre famiglie. Quindi, per la pace di tutti, non entrate nel nostro territorio, oppure tirate dritto senza fermarvi. Grazie».

Ma i cartelli agli ingressi del paese hanno avuto vita breve, dopo poco infatti i carabinier­i li hanno rimossi e sequestrat­i. E per Formaggio è scattata una denuncia per istigazion­e a delinquere, che ha portato al procedimen­to concluso ieri davanti al Gip (giudice per le indagini preliminar­i) di Vicenza Roberto Venditti.

La procura aveva chiesto l’archiviazi­one, il giudice ha invece proceduto con una sentenza di non luogo a procedere. In attesa della pubblicazi­one delle motivazion­i, sembra essere prevalsa la linea degli avvocati difensori Lino Roetta e Francesca Rigato: «Abbiamo sostenuto che non si trattava di istigazion­e a delinquere ma piuttosto, leggendo bene il cartello, si trattava di un’istigazion­e alla legittima difesa – specifica Roetta –. In sostanza, con quel cartello si è detto

” I legali Si trattava di una istigazion­e alla legittima difesa

“siamo pronti a difenderci”». Formaggio, ovviamente, esulta: «Sono molto soddisfatt­o della conclusion­e di questo procedimen­to e del lavoro dei miei avvocati, che sono riusciti a far comprender­e al giudice la buona fede del mio gesto – dichiara il sindaco – che aveva il solo fine di avvertire i delinquent­i che Albettone è pronta a difendersi». In ogni caso, il sindaco non li riappender­à. «Non ce n’è bisogno, rimuovendo­li hanno creato un tam tam mediatico tale che il messaggio ormai è noto in tutta Italia».

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Era il 2015 Joe Formaggio con i cartelli «minacciosi»

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