Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Un vincolo storico sulla Giudecca per fermare le navi E il Porto s’infuria
Post su Fb del ministro Bonisoli; «Presto tavolo tecnico per Venezia»
VENEZIA Per fermare le navi il ministro ai Beni culturali Alberto Bonisoli è pronto ad inserire il vincolo storico-artistico sul canale della Giudecca (il percorso che fanno le crociere per arrivare a Venezia). «Questo governo ha a cuore la conservazione e la tutela di uno dei luoghi più belli al mondo», ha postato ieri su Facebook trovando l’adesione anche del ministero delle Infrastrutture Danilo Toninelli ma scatenando le ire del presidente del Porto Pino Musolino. «In una democrazia che possa definirsi autentica ed efficiente il dialogo interistituzionale è fondamentale e non si fa policy solo sui social media», ha detto. Una fuga in avanti del governo che sorprende Porto e Comune che da mesi chiedono un incontro, senza fortuna, con Toninelli. L’affondo arriva però dal ministro ai Beni culturali, che così facendo cerca di superare l’impasse.
La Sovrintendenza infatti, su indicazione del ministero, sta avviando un processo che porterà al riconoscimento dell’interesse storico-artistico delle vie d’acqua urbane, in particolare del canale della Giudecca, dove oggi transitano le grandi navi. «E’ un provvedimento innovativo che permetterà di poter avviare in futuro, lavorando insieme alle strutture e all’Ambiente, una nuova fase di gestione delle vie d’acqua veneziane, per una tutela dell’intera città», ha detto il ministro dei Beni culturali. In sostanza verrebbe riconosciuto anche il vincolo storico-artistico a rafforzare la tutela paesaggistica, già presente dal 1985, con l’obiettivo di impedire il passaggio delle crociere. E’ chiaro che in questo contesto dovrà essere riconosciuto il danno provocato dalle navi altrimenti il provvedimento andrebbe incontro a una raffica di ricorsi. Per questo a sostegno arriva l’approvazione del ministro delle Infrastrutture: «Presto si aprirà un tavolo tecnico per capire come tutelare al meglio quello scrigno incredibile d’arte, storia e bellezza che è la laguna di Venezia». Si cercherà quindi di metterà a punto un piano per fermare il passaggio delle crociere davanti a San Marco e allo stesso tempo prevedere un terminal alternativo con la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti. «Mi chiedo se oggi ci sia un giusto bilanciamento fra esigenze di natura economica e la necessità di proteggere questo stupendo ma fragile tesoro. Il passaggio delle grandi navi vicino a monumenti è uno dei temi che occorre affrontare per migliorare la tutela di Venezia», dice Bonisoli che ha dato indicazione agli uffici di studiare il vincolo anche per il Canal Grande solcato non da navi, ma in continuazione da vaporetti, barche private, merci e taxi. L’iniziativa dei due ministri cinquestelle arriva a due giorni dalla manifestazione ambientalista contro le grandi navi e dopo l’accusa di comitati e ambientalisti agli esponenti M5s rei di non aver mantenuto le promesse (via le navi dalla laguna).
Nel frattempo il provvedimento della Sovrintendenza è all’esame degli Uffici legislativi, probabilmente entro un mese il vincolo potrebbe essere già operativo. Ci saranno comunque altri 120 giorni per osservazioni e controdeduzioni fino al via libera definitivo della commissione regionale per il patrimonio culturale veneto. «Da cittadino prima e da amministratore poi — interviene Musolino — non voglio e non posso pensare di mettere in atto soluzioni che pregiudichino la vita del porto e l’occupazione». Il timore è che con il vincolo sul canale della Giudecca si blocchi l’arrivo delle navi prima di trovare un’alternativa.