Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Chiuse a scuola per due ore, denuncia di due tunisine La scuola: la porta era aperta

- A.Al.

VICENZA «Nella nostra scuola la porta all’ingresso è antipanico, sempre apribile da dentro pure se chiusa a chiave. Assurde le accuse di sequestro e razzismo». Vadina Rizzato e Adriano Pastorello, i titolari della scuola privata di lingue di Vicenza «Valentine’s internatio­nal culture club», replicano così alle accuse mosse nei loro confronti dalla procura di Vicenza, che ha chiesto il rinvio a giudizio per le accuse di sequestro di persona con l’aggravante dell’odio razziale. Accuse pesanti dopo l’indagine condotta dal sostituto procurator­e Serena Chimichi in base alla denuncia di due sorelle ventenni tunisine di Lonigo con il padre. Le due donne, rappresent­ate dall’avvocato Nicola Guerra, hanno denunciato di essere state sequestrat­e per un paio d’ore una mattina dello scorso anno nell’ingresso della scuola, che da dieci anni ha sede in stradella della Racchetta, fino all’arrivo del padre e di essere state insultate pesantemen­te. «Ricordo bene quella mattina – dichiara Rizzato, che con il marito è difesa dall’avvocato Andrea Balbo – la porta era spalancata. Ero in attesa del saldo degli arretrati delle lezioni di lingua da parte del padre delle due sorelle, che già più volte aveva rinviato: loro erano qui, sono anche uscite per fumare, l’unica cosa che ho detto è “aspettatel­o qua”. Nessun insulto, del resto se ci fosse razzismo non le avremmo nemmeno accettate come studenti. Siamo profession­isti con anni di esperienza, lavoriamo con persone di tutte le culture: questa vicenda, del tutto falsa, ci addolora».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy