Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Celentano sceglie Verona come set del nuovo show tv

Il cantautore ha scelto il teatro di Veronetta come set del suo prossimo programma tv su Canale 5. Affittato da ottobre a marzo, ospiterà nove puntate. Con lui i comici Lillo e Greg. Il pubblico potrà assistere comprando un biglietto

- Sorio

Ricomincia, Adriano Celentano, da Verona. Uno spettacolo in nove puntate. Trasmesso da Canale 5, da gennaio, un episodio a settimana. Tutto ruoterà intorno alle sue grandi canzoni. E gli ospiti si concentrer­anno tra comici e volti tv, con un cast fisso in cui per ora figurano sicurament­e Lillo e Greg. Parliamo dello show televisivo che Celentano ha scelto di ambientare al Teatro Camploy. Cioè ancora a Verona. Dove già tornò sulle scene nel 2012, il Molleggiat­o. Era l’Arena e lo spettacolo «Rock Economy» – propiziato anche allora dal manager scaligero Gianmarco Mazzi – due puntate da 18 milioni di telespetta­tori, il sindaco dell’epoca Flavio Tosi a consegnare a Celentano le chiavi della città e lui a godersi tante passeggiat­e notturne in Piazza Erbe e Corso Sant’Anastasia.

Dall’Arena a un Camploy prenotato dal Clan da metà ottobre a metà marzo per prove e riprese, quella di Celentano è appunto una scelta. Le altre opzioni erano Milano, Lecco e Rapallo in Liguria. Perché il Camploy? Per la storia e architettu­ra del teatro, che Celentano racconterà durante lo show: l’edificio innalzato come chiesa, quindi divenuto collegio degli Artigianel­li, poi asilo notturno Camploy (da Giuseppe Camploy, che donò il suo patrimonio a beneficio degli indigenti) fino al volto odierno di luogo in cui convivono moderno e antico. Ma sia Celentano che Claudia Mori – arrivata quindici giorni fa per un sopralluog­o – hanno scelto il Camploy anche per il contesto: il quartiere multicultu­rale di Veronetta, con l’Università lì a pochi passi, contesto che sarà oggetto di filmati e interviste ai residenti.

Nel luogo, dunque, s’intra-

vede già un piccolo messaggio. E n’è entusiasta, il sindaco Federico Sboarina: «Un progetto davvero interessan­te,

non solo per la parte artistica, visto che credo sarà l’evento mediatico dell’inverno, ma

perché è un progetto di natura anche sociale. Celentano voleva fare uno spettacolo in un quartiere bello e da valorizzar­e, e penso che anche un turista, dopo aver sentito per tutto l’inverno parlare di Veronetta, avrà voglia di venirlo a vedere da vicino: sarà una “rigenerazi­one”». Il pubblico, dal canto suo, sarà un pubblico «vero», ossia costituito da chi acquisterà il biglietto. In tutto, il Camploy sarà utilizzato per 139 sere al costo totale di 80 mila euro. «Cifra importante che utilizzere­mo per le migliorie al teatro», così Sboarina: «E le prime migliorie le faranno direttamen­te Celentano e i suoi non appena arriverann­o, così che a marzo le compagnie amatoriali veronesi si vedranno restituire un teatro più bello». A tal proposito, ci sono voci critiche in città, vedi il consiglier­e comunale Michele Bertucco: «Il Camploy a Celentano è un provvedime­nto condiviso soltanto con alcuni pochi eletti». Di certo Celentano si farà carico delle spese per i teatri usati in sostituzio­ne del Camploy, per la massima parte il Santissima Trinità, poi Stimmate, dove si sposterà il Concerto di Natale. Resta da capire la collocazio­ne della rassegna sperimenta­le «L’Altro Teatro».

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In scena Adriano Celentano registrerà nove puntate del nuovo show al teatro Camploy di Veronetta

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