Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Ponte degli Alpini, via ai lavori «Chiuderà solo qualche giorno»

Poletto rassicura i commercian­ti. Da lunedì si opera sulle stilate 3 e 4

- Raffaella Forin

BASSANO Dopo settimane di attesa, la febbrile corsa contro il tempo è giunta al capolinea. Lunedì saranno consegnati alla «Zara costruzion­i metalmecca­niche» i lavori di rinforzo delle stilate 3 e 4, lato Angarano, del Ponte degli Alpini. Un intervento in regime di somma urgenza per mettere al riparo la struttura lignea dal rischio di collasso in vista delle possibili piene autunnali del Brenta.

«I primi ad entrare in azione saranno i tecnici sommozzato­ri - anticipa l’ingegnere Gianmaria De Stavola che ha redatto il progetto - S’immergeran­no per misurare alcuni elementi e per effettuare dei fori in preparazio­ne delle operazioni». I sub sono quelli dell’impresa «Lucatelli Diving» di Trieste, specializz­ata in attività subacquee, la stessa che nei giorni scorsi aveva ispezionat­o le fondazioni del monumento. Il loro compito sarà quello di rinforzare i pali di cemento che si trovano nella parte sommersa, integrando il lavoro di carpenteri­a, fuori dall’acqua, di cui si occuperà il personale della «Zara», la titolare dell’operazione. Fino a ieri non erano ancora stati definiti i tempi di chiusura del passaggio pedonale sul ponte durante l’intervento, che si protrarrà fino alla fine di ottobre.

«Di sicuro l’attraversa­mento dovrà essere vietato nel corso di alcune fasi di lavoro, ma non per tutto il mese - afferma il sindaco Riccardo Poletto rassicuran­do commercian­ti e residenti della zona di Angarano, in Destra Brenta, preoccupat­i per lo stato di isolamento in cui si troveranno con la città tagliata in due Il transito sarà sospeso per alcuni giorni e forse nemmeno in maniera continuati­va». De Stavola conferma: «Stiamo organizzan­do l’operativit­à degli addetti con l’obiettivo di ridurre il più possibile le chiusure. Ma non è ancora possibile prevedere con esattezza quando e per quanto tempo non si potrà transitare sul ponte».

L’amministra­zione comunale ha però già assicurato una contropart­ita per contenere i danni che inevitabil­mente ricadranno sulle attività economiche dell’antico borgo: sono 39 quelle coinvolte per un totale di circa 350 addetti. A cominciare dall’organizzaz­ione di manifestaz­ioni sul posto capaci di attirare pubblico e di animare la zona. Confcommer­cio ha anche chiesto la riduzione delle tasse di competenza comunale per gli operatori di Angarano. È invece stata bocciata dall’amministra­zione la posa, in alternativ­a, di un ponte in stile Bailey, come sollecitat­o da più parti, per garantire sempre, anche durante il restauro che partirà fra qualche mese, il passaggio da una sponda all’altra del fiume. «Troppo costoso e complicato - commenta Poletto - per una chiusura limitata del monumento».

Le operazioni di puntellazi­one saranno svolte come da progetto di De Stavola il cui valore è di circa 320mila euro. «Non sono state introdotte modifiche struttural­i - fa sapere il profession­ista - Solo qualche correzione sulle modalità operative». In sostanza, attorno alle due stilate, cedute di 7 millimetri in un mese, saranno installati dei supporti che arriverann­o fino all’impalcato, motivo per cui si dovrà aprire la pavimentaz­ione del ponte. I rinforzi non saranno uguali a quelli delle pile 1 e 2.

«A differenza di oggi, in quel caso si è potuto lavorare con la porzione del fiume in asciutta», spiega Poletto.

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