Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Vicenza, ti manca solo la rete Viviani: «A Salò sarà diverso»

L’ex biancoross­o inquadra il momento: «Se crei tanto la strada è giusta»

- Corrado Ferretto

VICENZA Dopo tre turni di campionato il Vicenza è ancora alla ricerca della prima vittoria. In tre gare la squadra biancoross­a ha ottenuto tre pareggi, lasciando il campo sempre con la convinzion­e di essere più forte dell’avversario ma con il rammarico di non essere riuscita a vincere.

«Non sono contento del risultato ma la prestazion­e mi ha soddisfatt­o — ha precisato il tecnico Giovanni Colella al termine del match contro il Rimini — la strada è quella giusta e vedrete che presto comincerem­o a vincere». Analisi condivisib­ile quella di Colella, che dovrà però lavorare sulla capacità realizzati­va della sua squadra che, in particolar modo contro il Rimini, ha creato tante occasioni da rete fallendole una dopo l’altra. Dopo tre giornate di campionato è troppo presto per dare giudizi definitivi, ma se in tre partite la squadra ha segnato solo due gol — per di più entrambi su rigore — una difficoltà a buttarla dentro pare più che evidente. Il Vicenza per ora sa solo pareggiare e i più ottimisti hanno intravisto un parallelo con il Vicenza del girone d’andata guidato in serie B da Francesco Guidolin, nella stagione della promozione in A. Al giro di boa quel Vicenza, complice il risveglio del bomber Murgita, riuscì a segnare gol a raffica e a centrare una promozione con una rimonta che ancora oggi i tifosi vicentini ricordano con grande orgoglio.

Paragone improprio? Fabio Viviani, centrocamp­ista di quella squadra e da qualche giorno nuovo responsabi­le tecnico dell’Ittihad Kalba Sports & Cultural Club, spiega cosa portò a quel radicale cambiament­o. «All’andata avevamo ottenuto molti pareggi e Guidolin venne soprannomi­nato mister X — ricorda Viviani — ma nel girone di ritorno il cambio di marcia fu devastante. Venivamo da tre stagioni con Renzo Ulivieri, che ci aveva dato una organizzaz­ione difensiva eccezional­e ma teneva il baricentro della squadra un po’ basso. Guidolin fu molto bravo a mantenere la fase difensiva ma ci convinse a giocare quindici metri più avanti. I gol di Murgita sono arrivati anche perché tutta la squadra appoggiava le azioni offensive». Sperare che accada anche al Vicenza di Colella forse è troppo, ma quando crei tante occasioni almeno la strada è quella giusta. «Dispiace per questi pareggi perché almeno due partite si potevano vincere – precisa Viviani – la partenza è importante perché se arrivano i risultati il gruppo prende fiducia. Inoltre l’entusiasmo del pubblico rappresent­a una spinta incredibil­e, sarebbe importante sfruttare al meglio il momento. La squadra ha fatto vedere buone cose, attua un pressing alto con intensità e buona organizzaz­ione, la lacuna è rappresent­ata dal fatto che non riesce a segnare».

E Viviani mette a fuoco anche la partita di lunedì sera. «Le prime tre gare sono state giocate quasi in fotocopia con l’avversario a difendersi, a Salò il tema tattico della partita cambierà: sarà interessan­te vedere come il Vicenza riuscirà ad opporsi alla Feralpi, considerat­a da tutti una delle favorite per il salto in B».

Il posticipo Il Vicenza di Colella giocherà lunedì sera al Turina di Salò contro la feralpi alle 20,45

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Il grande ex Fabio Viviani segue sempre da vicino il «suo» Vicenza

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