Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Bonomo difende Zoppas dal M5s
Dopo il presidente nazionale di Confindustria Vincenzo Boccia, anche il presidente regionale di Confartigianato Agostino Bonomo interviene in difesa per leader veneto degli industriali Matteo Zoppas, messo nel mirino dal vicepremier Luigi Di Maio: «Giudicare la politica economica è un diritto e un dovere di Zoppas».
VENEZIA Nello scontro in atto tra il Movimento Cinque Stelle e gli industriali, scontro iniziato col decreto Dignità e proseguito con la nota di aggiornamento al Def, scendono in campo gli artigiani, che prendono le difese dei colleghi imprenditori: «Esprimo la mia vicinanza e la mia solidarietà al presidente di Confindustria Veneto Matteo Zoppas, vittima di un ennesimo attacco personale da parte di una delle più alte cariche dello Stato - ha scritto ieri il presidente di Confartigianato Agostino Bonomo -. Un cittadino di questo Paese, un imprenditore e rappresentante di una parte importante dell’economia regionale ed italiana ha il dovere, oltre che il diritto, di esprimere la propria posizione ed il suo pensiero sulle azioni di politica economica. La politica, quella seria, fa delle proposte concrete e realizzabili, si confronta e poi decide e legifera. Le parti sociali hanno il dovere di valutare questi atti politici e segnalare cosa, a loro avviso, va bene e cosa no».
Bonomo si riferisce al duro attacco sferrato domenica sera, con un video su Facebook dal vicepremier Luigi Di Maio a Zoppas, in quella che ai più è sembrata una ritorsione per l’endorsement dato alla Lega dal presidente nazionale di Confindustria Vincenzo Boccia durante l’assemblea di Vicenza: «Alcuni mi hanno attaccato dicendo che sono inesperto - ha detto Di Maio - io sicuramente devo imparare ma è bello fare il presidente di Confindustria locale gestendo l’acqua minerale con concessioni irrisorie, a cui metteremo mano con la legge di Bilancio». Un argomento, quello delle concessioni da rivedere, che era già stato sfoderato dal deputato pentastellato Raphael Raduzzi quando Zoppas minacciò di scendere in piazza contro il decreto Dignità.
Lo stesso Boccia, dopo aver difeso il presidente veneto («Ora basta, questi attacchi non sono tollerabili in una democrazia liberale») ieri è tornato sull’argomento, spiegando di essere stato male interpretato dall’uditorio, di cui comunque facevano parti molti suoi colleghi: «Io non ho niente da chiarire, rivendico quello che ho detto, basta riascoltare il mio intervento e verificare chi ha interpretato male».
Che la Lega sia l’azionista di riferimento per gli industriali all’interno del Governo gialloverde, nonostante in passato Matteo Salvini abbia liquidato i confindustriali come gente che non rappresenta nessuno, lo dimostra la difesa dei leghisti, come l’assessore regionale allo Sviluppo economico Roberto Marcato che riferendosi alle parole di Di Maio dice: «Spero sia solo una battuta uscita male». Nelle scorse settimane, peraltro, era già intervenuto il segretario della Liga veneta Gianantonio Da Re: «Critiche e polemiche sono davvero superflue. Il Governo dimostra di avere sensibilità e attenzione nei confronti delle imprese e, soprattutto, dei lavoratori. È nostro compito tenere aperta la porta del dialogo con le associazioni imprenditoriali e di pensare insieme a loro a proposte concrete per tutelare chi è senza lavoro».