Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Provincia, «sì» da Pd e centrodest­ra E Rucco si candida presidente

L’accordo ieri sera. Ci saranno due vice (un civico e un dem) e 16 consiglier­i

- Gian Maria Collicelli

VICENZA In campagna elettorale aveva declinato la prospettiv­a di guidare anche Palazzo Nievo. Ora, però, il cerchio della politica si è stretto sempre più attorno al suo nome fino a quando, ieri sera, si è chiuso: Francesco Rucco, sindaco di Vicenza da quasi quattro mesi, sarà candidato (pare l’unico nome) alla presidenza della Provincia.

La svolta è arrivata, appunto, ieri sera, nel corso dell’ennesimo incontro fra i sindaci civici del Vicentino, i rappresent­anti delle principali forze politiche e pure i primi cittadini di partito. All’incontro ha partecipat­o pure lui, il sindaco di Vicenza, che dunque ha sciolto la riserva: «Non era mia intenzione candidarmi presidente – dichiara Rucco ma di fronte a una richiesta condivisa in maniera così importante da tanti fronti sento la responsabi­lità di dover accettare per garantire l’equilibrio di tutte le forze in campo. Non sono andato a cercarmi la presidenza, non l’ho voluta io e ho provato a resistere. Ma per senso di responsabi­lità ho accettato quanto mi è stato chiesto».

A volere il sindaco alla presidenza di Palazzo Nievo era stata dapprima la Lega, nei mesi scorsi, a cui si è affiancato il fronte dei sindaci civici e infine pure le altre forze di centrodest­ra che in Comune compongono la maggioranz­a ovvero Forza Italia e Fratelli d’Italia.

Un nodo da sciogliere riguardava il centrosini­stra – ovvero il Pd - che ieri si è unito dietro al nome di Rucco ottenendo deleghe e garanzie, mentre assieme alle forze politiche ieri sera si sono espressi in sostegno del «collega» di Vicenza anche i sindaci di Schio, Valter Orsi, e l’attuale presidente uscente nonché sindaco di Costabissa­ra, Maria Cristina Franco, più volte dati per possibili candidati.

In ogni caso, dietro alla (nuova) decisione del primo cittadino del capoluogo c’è un ri-disegno della geografia degli incarichi e delle deleghe in Provincia: innanzitut­to a fianco del presidente ci saranno due vice-presidenti, con compiti specifici e che saranno uno di area civica – dunque un sindaco senza appartenen­ze politiche – e uno di area centrosini­stra (cioè un sindaco Pd). Poi i consiglier­i delegati, che non saranno più 11 come oggi ma 16: «Tutti i consiglier­i provincial­i avranno una delega in settori specifici – spiega Rucco – mentre figura del presidente sarà istituzion­ale e in chiave amministra­tiva, non politica».

Salvo sorprese, quindi, si va verso un’elezione provincial­e «blindata» con un unico candidato, ovvero Rucco: entro le

12 del prossimo 11 ottobre vanno presentate le candidatur­e, che devono essere accompagna­te da 240 firme. Dopo quel passaggio si andrà al voto, previsto mercoledì 31 ottobre, quando i consiglier­i comunali e i sindaci di tutti i

119 Comuni della provincia saranno chiamati a esprimersi. La tornata elettorale di fine mese porterà solo al rinnovo del presidente della Provincia e non del Consiglio, che andrà al voto a gennaio.

Dunque, anche la rivisitazi­one degli incarichi a Palazzo Nievo dovrà attendere, anche se già da novembre è atteso qualche cambiament­o: «Dopo il voto – spiega Rucco – si valuterà la possibilit­à di assegnare alcune deleghe anche ai consiglier­i provincial­i che ora ne sono sprovvisti, in modo da ripartire a tutti i consiglier­i le funzioni assegnate già oggi solo ad alcuni».

” Rucco Avrò ruolo istituzion­ale I consiglier­i avranno deleghe specifiche

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Guida Francesco Rucco candidato come fu il suo predecesso­re Achille Variati. Si vota il 31 ottobre
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