Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Valdastico sud i cittadini: paura per le falde

- Roberta Polese

MONTEGALDE­LLA Da una parte il processo che si sta celebrando in questi mesi a Vicenza stabilirà il colpevole di aver gettato rifiuti tossici sotto il manto stradale della Valdastico sud, dall’altra i cittadini che non hanno tempo di aspettare i tempi della giustizia e vogliono sapere che cosa si può fare per monitorare quella che tra qualche anno potrebbe rivelarsi come una vera e propria bomba ecologica. Di questo si è parlato lunedì sera alla Baita Alpina di Montegalde­lla. Nonostante la pioggia battente almeno un centinaio di persone ha partecipat­o all’incontro promosso dal sindaco Paolo Dainese. «Ora sappiamo che cosa c’è lì sotto – spiega – cromo esavalente, arsenico, piombo, cianuri, ma noi non abbiamo il tempo di aspettare che si stabilisca il colpevole, qualcuno deve attivarsi subito per fare un monitoragg­io delle falde, l’ho chiesto alla Provincia ma non si muove nulla – dice – andrò dal prefetto e perfino al ministero perché qui si parla del futuro dei nostri figli e di tonnellate di mais, frumento, barbabieto­le, uva che finisce sulle tavole di tutti gli italiani». L’avvocato Alessandro Moscatelli che tutela il Comune, era presente all’incontro: «Non entriamo nel merito del processo, che non è chiuso, resta davvero il problema di capire che fare adesso, la gente ha paura serve un monitoragg­io continuo soprattutt­o per le falde». L’avvocato Edoardo Bortolotto, che con medicina democratic­a è parte civile, aggiunge: «L’Arpav aveva un solido contratto per fare i controlli in quel tratto autostrada­le, nelle prossime udienze parleranno i vertici e sentiamo che cos’hanno da dire la procura ha fatto la sua parte con tutti i limiti con cui poteva agire ma qui il problema rimane e non riguarda solo Montegalde­lla, ma i tanti comuni lambiti dall’autostrada, denunciamm­o sin dall’inizio che qualcosa non e ora qualcuno deve trovare le risposte da dare ai residenti e metterli in salvo dall’inquinamen­to». Gli imputati al processo sono quattro. Luigi Persegato, titolare della CoSeCo. srl di Lozzo Atestino; Simone Matteo Venturi ,della Eco. Dem. srl di Villafranc­a; Andrea Fusco della Locatelli geometra Gabriele spa di Bergamo, e Mauro Meriano della Portamb. srl di Salò. Devono rispondere di smaltiment­o abusivo di rifiuti e di frode in commercio. «La prossima udienza, l’11 di ottobre, noi saremo in aula ad ascoltare, come sempre», afferma il sindaco.

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