Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Considerato un falso, è autentico al museo torna l’opera di Lotto
In magazzino da 13 anni, il «San Girolamo» per Sgarbi era una crosta
BASSANO Per 13 anni è rimasto nei depositi del museo civico dopo che qualche esperto, tra cui Vittorio Sgarbi (nel 1991 lo definì una «crosta») lo avevano declassato. Ma approfondite indagini svolte di recente con l’uso di sofisticate strumentazioni scientifiche, l’hanno fatto uscire dall’oblio restituendogli reputazione e valore che merita. Quel dipinto tanto contestato che rappresenta San Girolamo è di Lorenzo Lotto. Questo il verdetto cui sono giunti autorevoli esperti. Proprio il nome del suo autore era stato al centro, negli ultimi decenni, di accese contestazioni al punto che, nel 2005, l’allora direttrice dei musei, Giuliana Ericani, rimosse il capolavoro dalle collezioni permanenti destinandolo al magazzino. Vi sarebbe rimasto chissà ancora per quanto tempo se non fosse stato per la mostra «Abscondita» dalla scorsa primavera allestita nella galleria civica. È cercando tra le opere nei depositi che l’attuale direttrice Chiara Casarin è stata colpita dall’olio su tela suggerendo uno studio. «L’abbiamo sottoposto ad accurate analisi diagnostiche nel laboratorio della Soprintendenza racconta la direttrice - Il referto della restauratrice Chiara Scardellato e dall’operatore tecnico Florindo Romano, che hanno lavorato assieme allo studioso Enrico Maria Dal Pozzolo, ha decretato che si tratti di un Lotto. Il soggetto dipinto è simile a quello di un’incisione di Albrecht Dürer, che fa parte del patrimonio Remondini. Forse Lotto lo aveva conosciuto a Venezia e si è ispirato a quell’immagine». È il lieto fine di una storia tormentata iniziata nel
1978 quando «San Girolamo» approdò a Bassano grazie all’allora direttore Fernando Rigon. Il Comune lo acquistò per 20 milioni di lire , ma probabilmente il suo valore era di
100 milioni, su segnalazione di Lionello Puppi e con il sostegno della Soprintendenza di Venezia. Per tutti si trattava di un Lotto. Esposta in museo, agli inizi degli anni Novanta l’opera fu protagonista di una veemente polemica suscitata dallo storico d’arte Sgarbi, il quale si dichiarò contrario all’attribuzione lottesca, criticandone pesantemente l’acquisto; un dibattito proseguito nel tempo che culminò con la rimozione del dipinto. Che ora riemerge alla storia per essere riproposto al pubblico e agli studiosi.
Domani, alle 18, in museo, il grande ritorno accompagnato dalla presentazione della pubblicazione «Il San Girolamo di Lorenzo Lotto – Storia di una riattribuzione ai musei di Bassano del Grappa». Nei prossimi giorni partirà per una mostra a Macerata e rientrerà a febbraio.