Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Il trionfo del colore A Vicenza i vedutisti veneziani

Da Canaletto a Tiepolo e Guardi: a Vicenza in mostra le opere del Settecento veneziano provenient­i dal museo Pushkin di Mosca

- Gian Maria Collicelli

Il grande concerto pittorico del Settecento veneto portato a Vicenza, dalla Russia. È un viaggio di ritorno quello che troverà spazio nei locali di Palazzo Chiericati - e non solo - nei prossimi mesi. Un viaggio verso casa, che parte da Mosca e porta il Settecento veneziano nella città del Palladio e che nella metafora concertist­ica di uno dei curatori, lo storico dell’arte Stefano Zuffi, diventa «un gruppo di solisti che si esibisce attorniati da un’orchestra di grandi autori».

L’orchestra è quella degli affreschi del Settecento veneto ospitati nelle ville venete a Vicenza, i solisti invece sono i grandi artisti come Giambattis­ta Tiepolo, Canaletto, Francesco Guardi, che troveranno ospitalità nell’ambito della mostra «Il Trionfo del colore. Da Tiepolo a Canaletto e Guardi. Vicenza e i capolavori dal museo Pushkin di Mosca». L’esposizion­e, curata da Zuffi e da Vittoria Markova, capo dipartimen­to di cultura italiana del celebre museo moscovita, organizzat­a da «Mondo mostre», aprirà i battenti il prossimo 23 novembre nel capoluogo berico e si dividerà fra gli spazi di Palazzo Chiericati e delle Gallerie d’Italia di Palazzo Leoni Montanari, spazio espositivo di Intesa Sanpaolo, partner dell’evento.

Nelle due sedi si potranno ammirare 57 opere che narrano, senza soluzione di continuità, il Settecento veneto: dagli imponenti paesaggi veneziani di Giovanni Antonio Canal detto «Canaletto» - uno su tutti Il ritorno del Bucintoro all’approdo di Palazzo Ducale

(1727) - ai dettagli disegnati da Francesco Guardi - come il piccolo dipinto di Fantasia architetto­nica con arco gotico in rovina (1770) - e fino al coloratiss­imo Morte di Sofonisba di Giovanni Battista Pittoni (1720).

Tutte opere provenient­i dalla collezione del museo Pushkin, che dal 23 luglio scorso ospitano la stessa esposizion­e nella capitale russa con una media di circa 2500 visitatori al giorno. L’esposizion­e al museo moscovita chiuderà i battenti a fine mese e da quel momento le opere viaggerann­o verso Vicenza, dove saranno esposti 25 dipinti di proprietà museo russo, 23 della collezione dei musei civici di Vicenza e altre nove opere provenient­i dalla collezione delle Gallerie d’Italia. I riflettori, a Palazzo Leoni Montanari, saranno puntati in modo particolar­e su Madonna con i santi Ludovico di Tolosa, Antonio di Padova e Francesco di Assisi, capolavoro del 1740 firmato da Giambattis­ta Tiepolo e in prestito proprio dal museo «Pushkin». A Palazzo Chiericati invece la mostra troverà spazio in una decina di sale al piano terra, con una stanza dedicata alla grande veduta veneziana di Canaletto. «Sarà una mostra di capolavori - dichiara Zuffi - che farà di Vicenza un’inaspettat­a capitale della pittura del Settecento veneto, in quella città che già tre secoli fa i viaggiator­i definivano come un gioiello nascosto». «Per Vicenza - osserva il direttore centrale Arte e Cultura di Intesa Sanpaolo, Michele Coppola - si tratta di una spinta ulteriore verso la scena internazio­nale».

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 ??  ?? Magnificen­za Canaletto, «Il ritorno del Bucintoro al molo davanti al Palazzo Ducale» (1727-1729)
Magnificen­za Canaletto, «Il ritorno del Bucintoro al molo davanti al Palazzo Ducale» (1727-1729)
 ??  ?? Forme In alto, Giambattis­ta Tiepolo, «Immacolata Concezione. A destra, dall’alto, Giambattis­ta Tiepolo «La morte di Didone» e Francesco Aviani «Paesaggio con Lazzaro e il ricco Epulone»
Forme In alto, Giambattis­ta Tiepolo, «Immacolata Concezione. A destra, dall’alto, Giambattis­ta Tiepolo «La morte di Didone» e Francesco Aviani «Paesaggio con Lazzaro e il ricco Epulone»

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