Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Cimitero, 1.400 tombe sprofondate e ora il Comune pianifica i lavori
L’assessore Cicero: «Daremo risposte rapide, ma la proprietà è dei privati»
VICENZA Che siano tante è fuori discussione, lo si vede anche a occhio nudo entrando al camposanto. Ma i numeri, forse, fanno ancora più effetto: una tomba su cinque è in cattive condizioni. Cioè storta, inclinata perché sprofondata nel terreno che in alcuni casi sembra quasi inghiottirle.
Oltre 1.400 tombe sarebbero questa situazione. La stima è del Comune, che ha redatto un censimento sullo stato delle tombe al cimitero Maggiore: delle 7.200 lapidi presenti nel principale camposanto del capoluogo il 20 per cento si trova in «cattivo stato». Il che, numeri alla mano, significa 1440 tombe.
«I numeri sono alti - dichiara l’assessore alle Infrastrutture, Claudio Cicero - ma non devono allarmare troppo. Ho richiesto io che venisse fatto un censimento puntuale di tutte le tombe che non sono in buono stato e dunque in quel conto ci sono sia le situazioni più gravi che quelle meno gravi». Sarà, ma le cifre rese note dagli uffici di Palazzo Trissino fotografano bene un fenomeno sotto gli occhi di tutti coloro che, specie in questi giorni, si recano a fare
visita ai propri cari defunti. È bastato girare fra i vicentini nel giorno della festa di Ognissanti, giovedì, per captare stupore, incredulità e persino arrabbiature per lo stato di (molte) lapidi. «Chissà come la ritroveremo l’anno prossimo, se la ritroveremo» ha dichiarato qualcuno (come riportati ieri sul Corriere del
Veneto)
Il fenomeno è noto in Comune, tanto che già negli anni scorsi si sono realizzati lavori al campo «D» per oltre centomila euro, al fine di sistemare il drenaggio dei terreni e dunque evitare altri cedimenti. Ma ci sono tumulazioni anche recenti, del 2005, che oggi sono sprofondate. «Stiamo predisponendo un piano generale per affrontare la questione - annuncia ancora Cicero - e cercheremo di dare una risposta il più rapida possibile».
La strategia dell’amministrazione è precisa: dopo il censimento si procederà a definire le aree dove intervenire in modo prioritario, quindi le cause dei singoli cedimenti e i lavori necessari, che possono prevedere anche la sostituzione del fondo. «Il terreno spiega Cicero - quando è stabilizzato non si muove più, ma servono miscele con caratteristiche ben precise. Devono essere sempre rispettati i tempi fra la tumulazione del feretro e la posa della lapide, che non può avvenire immediatamente. Inoltre si devono prevedere pesi adeguati al tipo di terreno sottostante». Insomma, il dubbio dell’amministrazione è che in alcuni casi queste precauzioni non siano state rispettate. Ma quel che si preannuncia spinoso per il Comune è il capitolo economico: «Noi vogliamo intervenire e sistemare la situazione - osserva l’assessore - ma le tombe sono di proprietà dei privati quindi dovrebbero essere loro a finanziare le operazioni, anche se è nostra intenzione predisporre una somma per venire incontro a coloro che faticheranno a sborsare le cifre richieste». Secondo le stime del Comune l’intervento di sistemazione di una singola tomba costerebbe all’incirca 180 euro: «Non sono grandi cifre sottolinea Cicero - ma capiamo che per qualcuno possa essere un esborso importante. Per questo intendo portare quanto prima in Giunta un piano preciso che comprenda anche l’aiuto del Comune per i cittadini più in difficoltà».