Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Ponte chiuso, Angarano isolato Il Comune: eventi e sosta gratuita
Passaggio pedonale vietato, i negozianti protestano: iniziative per aiutare il rione
BASSANO Dieci giorni di chiusura continuativa del Ponte degli Alpini, oggi. E non vi sono certezze sulla sua riapertura. Anche ieri i sub delle ditte «Zara costruzioni metalmeccaniche» di Venezia e della «Lucatelli diving» di Trieste che stanno rinforzando le stilate 3 e 4 della struttura, non sono riusciti ad entrare nell’alveo per controllare lo stato delle fondazioni dopo la piena del Brenta della scorsa settimana, passaggio necessario per ripristinare il transito pedonale del Ponte. «Anche per le piogge cadute nelle ultime ore, la corrente è ancora molto veloce, e l’acqua troppo torbida per ispezionarle in sicurezza - informa l’assessore alla Cura urbana Roberto Campagnolo In qualsiasi caso, per riaprire è indispensabile che il livello del fiume scenda sotto la soglia di sicurezza fissata in un metro 55 centimetri».
Nell’attesa, approfittando della chiusura del passaggio, oggi il monumento torna sotto la lente. Sono stati programmati per stamane nuovi rilievi topografici finalizzati a rilevare eventuali cedimenti o scostamenti del legno dovuti alla «brentana». I dati elaborati saranno poi sovrapposti a quelli registrati dai sensori posizionati due anni fa sulla struttura, che al momento non hanno colto movimenti dall’inizio della piena. Tuttavia, la parte più importante da ispezionare è quella sommersa dopo che ha ricevuto forti sollecitazioni non solo dalla furia dell’acqua ma dai detriti, in particolare alberi, trasportati a forte velocità dalla corrente: se ne vedono diversi incagliatisi lungo gli argini. «Ci sono i puntelli da controllare, ad esempio, che potrebbero avere ricevuto delle spinte ed essersi spostati o danneggiati - chiarisce l’assessore - Una verifica prima della riapertura del passaggio è necessaria, ma è legata alle condizioni del Brenta, che cala più lentamente del previsto».
Nel frattempo, a seguito anche delle proteste dei commercianti di Angarano - a più riprese hanno dovuto fare i conti con la chiusura del ponte rimanendo isolati dal resto della città con le attività fortemente penalizzate - l’amministrazione ha deciso alcuni provvedimenti per ridurre i disagi e dare loro respiro. Dopo l’istituzione del bus navetta, che collega gratuitamente l’antico borgo con il centro storico passando a sud della città, ieri la Giunta ha temporaneamente sospeso i parcheggi a pagamento nel tronco est di via Angarano (dall’incrocio semaforico con via Scalabrini in direzione monumento palladiano). Da oggi, la sosta sarà a disco orario di 60 minuti fino a quando la situazione non sarà normalizzata.
Per andare incontro agli stessi operatori, l’amministrazione sta anche organizzando degli appuntamenti che si terranno sulla stessa via. «Spettacoli e manifestazioni capaci di attrarre gente in quel punto», anticipa l’assessore. Pare invece difficile prevedere sconti sulle tariffe e tasse per chi ha subìto un calo negli affari. «Il meccanismo è complesso - riferisce Campagnolo - Ma siamo ragionando sulla possibilità di prevedere dei contributi da assegnare a chi è rimasto danneggiato da questa situazione». Anche alcuni gruppi cittadini si stanno attivando per rianimare la strada con un mercatino.
Sul fronte dell’intervento di restauro, intanto, sembra in dirittura d’arrivo la firma del contratto con la Inco di Pergine Valsugana, subentrata alla Vardanega Costruzioni. Ma per l’avvio dei lavori si dovrà attendere la fine di dicembre come prevede la finestra invernale definita dal Genio civile per lavorare nell’alveo.
Non sembra, infine, preoccupare gli amministratori comunali l’apertura di un’istruttoria dell’Anac (Autorità nazionale anticorruzione) sui lavori di restauro a seguito degli esposti presentati dalla Vardanega e dal Comitato Amici del Ponte. «Sono mesi che con Anac ci scambiamo la documentazione dell’intervento», osserva Campagnolo.
Nuovi rilievi Oggi sono state programmate altre verifiche su eventuali effetti negativi della piena del Brenta sul Ponte degli Alpini
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Campagnolo Anticorruzione? Sono mesi che ci confrontia mo sull’intervento