Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

I disegni dei bambini raccontano il disastro «Mamma che paura»

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La pioggia, il vento, l’albero CENCENIGHE (BELLUNO) che si schianta su una casa. E poi gli elicotteri dei soccorrito­ri. È il disastro del Bellunese raccontato attraverso i disegni e gli scritti dei bambini della scuola elementare di Cencenighe. «Ho avuto tanta paura».

Quello che più lascia CENCENIGHE (BELLUNO) sconvolti, rappresent­a un grosso albero che, cadendo, attraversa una casa. E poi ci sono i nuvoloni neri, la pioggia. E quella scritta con la matita rossa: «Aiuto».

Nei disegni dei piccoli alunni della scuola elementare di Cencenighe c’è tutto il dramma delle popolazion­i bellunesi travolte dall’ondata di maltempo di fine ottobre.

Dopo uno stop delle lezioni durato qualche giorno, gli studenti sono tornati sui banchi e, come fanno i bambini in ogni parte del mondo, hanno trasferito i loro ricordi su fogli colorati che ora sono come istantanee del disastro che due settimane fa si è abbattuto sul Veneto lasciandos­i dietro non solo migliaia di alberi caduti e danni alle abitazioni, ma anche lo smarriment­o di chi ha visto il proprio paese ridotto a un campo di battaglia.

«Disegnare è un modo per facilitare, nei bambini, la rielaboraz­ione di quanto hanno vissuto in quei giorni terribili», spiega Maria José Gaiardo, che oltre a rivestire il ruolo di vicepresid­e dell’istituto comprensiv­o di Cencenighe è anche assessore del comune di San Tomaso Agordino, uno dei più colpiti dall’ondata di maltempo.

E in effetti basta osservare i disegni realizzati dagli studenti di seconda elementare - e leggere le frasi che hanno scritto - per ritrovare tutta l’intensità delle loro emozioni. In quei fogli si vede la casa del piccolo Tommaso: lui nascosto sotto le coperte, nel suo lettino, mentre ogni cosa all’esterno è avvolta da nuvoloni neri. E si distinguon­o la pioggia e i lampi, nel tratto infantile di Carlotta. C’è perfino l’albero che si è schiantato contro l’abitazione della loro compagna; e il fumetto con un grosso punto interrogat­ivo che esce dalla bocca di un bambino mentre guarda la sua mamma come a dire «siamo davvero al sicuro?».

E poi ci sono quei segni che dal cielo attraversa­no il foglio come ferite azzurre che finiscono per scontrarsi con i fiori rossi del giardino, e raccontano meglio di qualunque parola la forza del vento che nel Bellunese ha scoperchia­to le case e devastato i boschi.

Eppure molti studenti delle elementari hanno preferito disegnare ciò che è venuto dopo. Come Michele, che colora l’elicottero dei carabinier­i e i mezzi militari che per primi hanno raggiunto il paese. O le gru e le ruspe che spostano tonnellate di detriti nel ritratto fatto da Mattia. E gli uomini in fila con le vanghe in mano: sono gli angeli che da settimane spalano fango per rendere di nuovo percorribi­li le strade di montagna.

«Io e la mia mamma portavamo da bere ai lavoratori», scrive un alunno. «Io ho visto un elicottero grande che portava i generatori e tanti altri elicotteri».

La calligrafi­a ordinata, la penna blu. Basta

no poche righe a questi bambini di otto anni per raccontare ciò che hanno vissuto. «Io, mamma e papà abbiamo evacuato casa», ricorda uno dei piccoli sfollati del Bellunese: l’abitazione della sua famiglia è stata dichiarata inagibile. «Ho avuto tanta paura che

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 ??  ?? giunte Cencennigh­e 1 Ruspe a e gru per strade liberare le 2 abbattuto L’albero sulla casa bambina di una 3 del Gli fango angeli al lavoro nel Bellunese 4 Elicotteri e mezzi militari raggiungon­o il paese con i primi soccorsi 5 Un altro bambino disegna uno degli elicotteri intervenut­i sul luogo del disastro 6 disegna se stesso Un alunno e la sua famiglia mentre abbandonan­o la casa divenuta inagibile 7 Pioggia, vento e tuoni nel disegno che racconta l’ondata di maltempo che si è abbattuta sul Bellunese. Poi quell’unica parola: «Aiuto»
giunte Cencennigh­e 1 Ruspe a e gru per strade liberare le 2 abbattuto L’albero sulla casa bambina di una 3 del Gli fango angeli al lavoro nel Bellunese 4 Elicotteri e mezzi militari raggiungon­o il paese con i primi soccorsi 5 Un altro bambino disegna uno degli elicotteri intervenut­i sul luogo del disastro 6 disegna se stesso Un alunno e la sua famiglia mentre abbandonan­o la casa divenuta inagibile 7 Pioggia, vento e tuoni nel disegno che racconta l’ondata di maltempo che si è abbattuta sul Bellunese. Poi quell’unica parola: «Aiuto»
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