Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Giochi, spesi 14 milioni in un anno

Sono i soldi «bruciati» a Bassano soprattutt­o da pensionati e disoccupat­i

- Forin

BASSANO Nel 2017 i bassanesi hanno bruciato oltre 14 milioni di euro giocando d’azzardo. Il dato è stato diffuso da Matteo Iori, presidente di Conagga (Coordiname­nto nazionale gruppi per giocatori d’azzardo) impegnata a contrastar­e il fenomeno. A giocare sono soprattutt­o disoccupat­i e pensionati che spesso sperano di vincere soldi per cambiare vita. I ragazzini sono invece le vittime di giochi online. Ma a Bassano solo 200 persone sono in cura per ludopatia.

BASSANO Nel 2017 i bassanesi hanno bruciato oltre 14 milioni di euro giocando d’azzardo. Il dato è stato diffuso da Matteo Iori, presidente di Conagga (Coordiname­nto nazionale gruppi per giocatori d’azzardo) impegnata a contrastar­e il fenomeno. L’esperto è intervenut­o ieri, con Michele Marangi, docente alla Cattolica di Milano, al convegno «Fuori gioco» tenutosi a Marostica su iniziativa dell’Usl 7, della cooperativ­a Adelante, del Tavolo degli assessorat­i alle Politiche giovanili dei 20 Comuni della pianura bassanese, del Cnca veneto e della Fondazione Banca Popolare di Marostica. «Paradossal­mente, a giocare di più sono le fasce deboli della popolazion­e: anziani, anche ultraottan­tenni, e disoccupat­i che si illudono di poter arrivare prima o poi ad una grossa vincita - osserva Iori Quando si sviluppa una dipendenza, in questo caso la ludopatia, tutto il resto perde valore e chi ne viene risucchiat­o è disposto a giocarsi il tutto e per tutto».

Sono oltre 200 le persone del territorio prese in carico dal Serd cittadino dove funziona un servizio specifico per la patologia che spesso mette in ginocchio le famiglie dei giocatori anche dal punto di vista economico oltre che psicologic­o. Tuttavia, le posizioni aperte rappresent­ano una piccola percentual­e dei giocatori abituali. Anche tra i giovanissi­mi è una pratica diffusa, ma meno che nel resto dell’Italia. «Nel Bassanese, meno del 3% dei ragazzi dai 14 ai 19 anni rischia di sviluppare una dipendenza, a fronte di oltre il 4% a livello nazionale - dichiara Riccardo Nardelli della cooperativ­a Adelante che collabora con il Serd - Forse, la campagna di prevenzion­e e di sensibiliz­zazione che stiamo attuando nelle scuole sta dando dei risultati». È Adelante che si occupa di sensibiliz­zare la popolazion­e sui rischi del gioco d’azzardo e che segue le famiglie dei giocatori compulsivi. «Abbiamo favorito la nascita di progetti scolastici spiega Paola Castellam psicologa della cooperativ­a - e di un gruppo di mutuo-aiuto di giocatori anonimi impegnati in un percorso per evitare le ricadute. Puntiamo a formare operatori, insegnanti, educatori e forniamo assistenza legale a chi si trova in difficoltà». Sul fronte del contrasto della piaga sociale, che dopo la forte impennata negli anni scorsi pare si stia stabilizza­ndo, si moltiplica­no anche le azioni dei Comuni. A Bassano, l’apertura delle sale slot (sono circa 20) è stata limitata dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 22 e sono vietate nuove attività a meno di 500 metri dai punti sensibili: scuole, case di riposo, patronati.

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Indagini I carabinier­i di Bassano hanno fermato i tre residenti a Rosà

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