Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Esplosione in autostrada, già liquidate metà richieste
VICENZA Metà delle richieste di risarcimento già definite in tre mesi: per lo più danni materiali, ad abitazioni ed attività commerciali, per far tornare quanto prima alla normalità i cittadini dopo l’inferno in cui si sono trovati il 6 agosto, quando la miscela esplosiva generata dallo scontro tra due tir, uno dei quali vicentino con un carico di 23 mila litri di gas propano liquido, ha innescato una deflagrazione. Così eccezionale da far collassare una parte del raccordo autostradale che collega la A1 e la A14, a Borgo Panigale, Bologna. Da intaccare l’area per un raggio di duecento metri, facendo esplodere vetri delle case e vetrine di attività, creando danni ovunque, anche alle auto in esposizione in alcuni vicini saloni, ferendo 145 persone e uccidendo l’autista vicentino, Andrea Anzolin. E con lui anche un pensionato di 81 anni deceduto qualche giorno dopo in ospedale. Danni complessivi, compreso il ponte lesionato, che secondo alcune stime ammonterebbero a dieci milioni. Allianz S.p.A., la compagnia assicuratrice della autocisterna della società Fratelli Loro Spa di Lonigo che aveva provocato l’incidente, lo aveva annunciato fin da subito che avrebbe attivato in fretta tutte le procedure del caso per raccogliere le richieste di risarcimento, sia attraverso un numero verde che con lo sportello dedicato aperto in loco. Allianz si era impegnata a velocizzare le operazioni di rimborso ai danneggiati, provvedendo alle prime liquidazioni già poco dopo il disastro. E continua a farlo a ritmo serrato: secondo i dati trapelati, sulle 720 richieste danni ne sono state definite già il cinquanta per cento. Nel frattempo, a settembre, a 55 giorni dal terribile incidente, il tratto interessato è stato riaperto. Sul fronte giudiziario la procura di Bologna potrebbe archiviare a stretto giro l’inchiesta per omicidio stradale e non potrebbe essere altrimenti data la morte dell’autista vicentino. Tutti gli accertamenti effettuati hanno comunque dimostrato la regolarità del carico e del mezzo della società Loro che produce e commercializza carburante e che è assistita dall’avvocato Lucio Zarantonello di Vicenza.