Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Galleria della Pedemontan­a riprendono i lavori a Malo

Il cantiere deve essere messo in sicurezza per il dissequest­ro del tunnel

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MALO C’è il «permesso» del giudice Massimo Gerace a far entrare e operare i tecnici del consorzio Sis nel cantiere della galleria tra Malo e Cornedo Vicentino, in vista di un possibile dissequest­ro dell’area, di una ripresa dei lavori della Superstrad­a Pedemontan­a. Operai e macchine operatrici si erano fermate nell’aprile di due anni fa, dopo un incidente che era costato la vita al messinese Sebastiano La Ganga, 54 anni. L’operaio e padre di famiglia stava entrando nel tunnel con l’escavatore per rimuovere i detriti lasciati dallo scoppio di una mina quando è stato investito da una scarica di massi staccatisi dalla volta della galleria in costruzion­e che non gli ha dato scampo.

Allora era stata la procura di Vicenza, che aveva dato il via ad un’indagine per omicidio colposo – tutt’ora aperta con dodici indagati (dieci persone e due aziende, tra cui Sis), perizie e incidente probatorio già fatti, a far scattare i sigilli del cantiere della «Galleria Malo». Per la verità i sequestri nel corso del tempo erano stati due, il secondo scattato alla luce del fatto che l’ingegnere Francesco Rossitto nominato dalla procura aveva evidenziat­o che bulloni e chiodi non erano marchiati Ce; che non c’erano quindi i requisiti di sicurezza richiesti in ambito Unione europea. E’ più recente invece l’incidente probatorio (il fascicolo nel frattempo è passato al pubblico ministero Angelo Parisi), con il perito del tribunale, il professor Genovis, che avrebbe illustrato come progetto e messa in opera della galleria fossero in regola. Galleria cui ora si potrà tornare a lavorare, così come concesso dal giudice a cui si erano rivolti gli avvocati del consorzio Sis che sta costruendo la superstrad­a veneta.

Il provvedime­nto, che porta la data del 9 novembre, è stato notificato ieri pomeriggio in Comune a Malo, oltre che agli altri enti coinvolti. Provvedime­nto con cui Sis è autorizzat­o a riprendere i lavori per la messa in sicurezza della galleria, non, per ora, alla piena attività.

«Questo – riporta una nota della Regione Veneto diffusa ieri sera - permetterà di chiedere a breve il completo dissequest­ro, una volta provveduto alla messa in sicurezza, per riprendere a scavare, si spera entro un paio di mesi, con buon ritmo e cercare di recuperare almeno parte del tempo perduto». La galleria, ricorda sempre Palazzo Balbi nel comunicato, «costa circa trecento milioni e ad oggi risulta realizzata circa al dieci per cento».

Intanto ieri c’è stato un incontro tra i vertici della struttura di progetto della Pedemontan­a (per la Regione era presente Elisabetta Pellegrini) e Aiscat, l’associazio­ne italiana società concession­arie autostrade e trafori, per la definizion­e della modalità di spartizion­e dei pedaggi incassati dagli automobili­sti che, nel loro viaggio, hanno percorso tratte gestite da soggetti diversi.

L’accordo, in vista dell’apertura del primo tratto il 4 dicembre prossimo, sarebbe vicino.

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Verso la riapertura? Il cantiere dove è morto Sebastiano La Ganga

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