Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Ivany entusiasta «Non mi aspettavo questa chiamata»
ASIAGO Martedì il primo allenamento, ieri il bis. Ron Ivany risponde al telefono quando sta per iniziare la rifinitura della sua prima sulla panchina dell’Asiago. Prima parla in italiano, poi la conversazione si sposta in inglese. A quasi 70 anni si coglie un entusiasmo incredibile, per un tecnico che si rituffa sul ghiaccio alla ricerca di una nuova sfida alla guida dei campioni in carica dell’Alps Hockey League. Impossibile da descrivere fino in fondo, emozionante, forte, stimolante: «Quando mi ha telefonato per la prima volta Renato (Tessari, il direttore sportivo ndr) — sorride — ammetto di essere rimasto spiazzato sotto tutti i punti di vista. Non mi aspettavo che chiamasse me, se devo essere sincero. Ma ho accettato subito, conosco l’Italia e il campionato italiano, conosco anche l’Alps League, anche se da un mese non seguivo più le partite. Non è stato facile sistemare tutto, ci sono voluti alcuni giorni per prendere il visto, poi appena mi è stato concesso sono partito. Mi sono sistemato con l’aiuto della società e adesso non vedo l’ora di cominciare questa nuova avventura». Sull’Alps League, però, Ivany ha le idee chiarissime: «Sono convinto che la strada intrapresa dalla federazione sia quella giusta — evidenzia — allargare il numero di squadre partecipanti, valicare i confini e tenere alto il livello tecnico della competizione è stata una buonissima idea. Bisogna insistere senza esitazioni». Il debutto che attende Ivany e l’Asiago è di quelli di fuoco. Stasera c’è il derby con il Cortina, un inizio che più in salita non si può: «Ho sessantanove anni — scherza Ron — ma non mi sento per niente vecchio. Anzi, l’hockey è la mia vita e non ho nessuna intenzione di fermarmi». L’obiettivo è quello di risalire rapidamente la classifica, che al momento vede l’Asiago al sesto posto, complice anche il minor numero di partite disputate dai Leoni rispetto a tutte le squadra che lo precedono.