Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Sul campanile di San Marco le bandiere «fluide» di Arlati
L’installazione «Art Light Flags», visibile tutte le sere
Nella città più iconica del mondo, lanciate verso il cielo, un’infilata di bandiere, simbolo di accoglienza e fratellanza tra i popoli, comunità e multiculturalità. È stata inaugurata ieri sera «Art Light Flags», opera di Mario Arlati che colora la torre del Campanile di San Marco e con cui l’autore ha voluto omaggiare la città di Venezia d’un grandioso intervento di illuminazione architetturale. L’installazione sarà visibile tutte le sere dalle 16.30 all’una di notte fino al 6 gennaio. Il progetto - organizzato da Associazione Piazza San Marco, in collaborazione con la Galleria d’arte Contini, Vela spa e iGuzzini e dal Comune di Venezia - è la prosecuzione ideale di «Incomplete Flags», una serie di lavori che Arlati ha sviluppato a partire da un programma della Ue, con le bandiere interpretate dal maestro milanese come un nuovo messaggio d’arte. Dalle materiche tele e sculture a qualcosa che sembra l’opposto, con la luce morbida che si proietta sull’architettura del famoso campanile e la modella, conferendo alla superficie un nuovo ritmo scandito dai contorni impalpabili dei pacchi-bandiera. Le pareti cosi illuminate assumono una consistenza fluida mentre la proiezione si solidifica dominando l’intera piazza. Mario Arlati (1947) non è nuovo a questo tipo di lavori. Nel 2014 aveva affrescato di luci i grattacieli di Mosca con «Living Art», l’opera d’arte abitabile più grande del mondo. A Venezia lo spettacolo è altrettanto e ancor più suggestivo, coinvolgendo il pubblico attraverso una sinergia tra opera e ambiente che mette in comunicazione il patrimonio storicoculturale della città dogale con il linguaggio artistico contemporaneo. «Art Light Flags» segue la grande personale appena conclusa «Muri e stracci: la materia diventa arte», realizzata dalla Fondazione Bevilacqua la Masa di Venezia in collaborazione con la Galleria d’Arte Contini di Venezia e Cortina d’Ampezzo.