Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Il presidente: «Donazzan non si tocca»
Elena Donazzan non si tocca. Il governatore Luca Zaia, risponde alla distanza al coordinatore regionale di Forza Italia Davide Bendinelli che prendendo atto dell’uscita dell’assessore al Lavoro e all’Istruzione dal partito, ne ha chiesto la cacciata dalla giunta con riassegnazione del posto ad un forzista. «Rispetto Bendinelli, lo incontrerò nei prossimi giorni, e rispetto la dialettica interna ai miei alleati - dice Zaia -. Ma io non smonto la mia giunta per i loro litigi. Sono stato eletto con uno slogan chiaro “Prima i veneti” e Forza Italia mi ha sostenuto, aderendo allo stesso principio. Il Veneto viene prima dei regolamenti di conti interni. Elena resta anche per un fatto di coerenza, rispetto alla squadra con cui sono partito e con cui intendo arrivare a fine legislatura». Salvo cause di forza maggiore, come la nomina dell’assessore alla Sanità Luca Coletto a sottosegretario (sempre alla Sanità) a Roma. Zaia sul punto prende tempo («Attendiamo che Coletto giuri a Roma») ma pare confermato che alla Sanità andrà Manuela Lanzarin, che inizialmente terrà pure il Sociale, poi si vedrà: «Potrei lasciare tutto così dice Zaia - oppure dare il Sociale a qualcun altro».
In chiusa, sempre in casa Forza Italia, Massimo Giorgetti, vicepresidente del consiglio, pur confermando di non essere più iscritto da due anni e di essere in rotta con i vertici, nega di aver lasciato il partito. «Siamo separati in casa - dice - ma a differenza di Elena io ancora non sono andato dall’avvocato, non ho a formalizzato il divorzio».