Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Liti con il Fisco, ogni sei mesi 3 mila in più

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VENEZIA Nell’attesa della pace fiscale, i veneti continuano a litigare con l’Erario, sempre di più. Solo nei primi sei mesi del 2018, infatti, nella nostra regione sono stati presentati in primo grado - 3.031 nuovi ricorsi alle Commission­i tributarie provincial­i, così che, nonostante il lavoro dei commissari, che via via smaltiscon­o il contenzios­o arretrato, il saldo complessiv­o continua a crescere: erano 9.764 le pratiche aperte al 31 dicembre 2017 mentre al 30 giugno 2018 erano 10.009. A numeri assoluti il primato spetta a Venezia (715 nuove liti, per un totale di

2.342) mentre in percentual­e il record va a Treviso, con

+39%, seguita da Verona, +37% e Vicenza +11%. In controtend­enza Rovigo, che registra un calo dell’11%. A livello italiano il contenzios­o tributario arriva a quota 406.946 (121.079 le pratiche degli ultimi 6 mesi).

I dati sono stati diffusi ieri dall’Ordine dei Dottori Commercial­isti e degli Esperti Contabili di Venezia al convegno «Il ruolo del Commercial­ista nella difesa del contribuen­te». «Si tratta di un numero di cause troppo elevato – commenta Luigi Bortoli consiglier­e dell’Ordine dei Commercial­isti di Venezia che denotano il malfunzion­amento di un sistema fiscale che è penalizzan­te sia per i privati sia per le imprese, anche in ragione del fatto che la durata complessiv­a di tutti i gradi di giudizio dei processi tributari è ancora troppo elevata. Questo comporta, soprattutt­o per le imprese, la necessità di immobilizz­are risorse preziose che potrebbero essere destinate all’attività di ricerca e sviluppo ed alla creazione di posti di lavoro».

Come mai si litiga così tanto? «Le motivazion­i derivano dal livello di incertezza e di complessit­à normativa tipici del nostro ordinament­o tributario - spiega Bortoli - dove la pretesa erariale si fonda in larga misura su presunzion­i ed interpreta­zioni controvers­e, invece che su regole giuridiche chiare e certe. I tempi complessiv­i delle cause tributarie sono eccessivi, soprattutt­o per le liti che approdano in Cassazione, grado in cui per una sentenza si devono attendere in media 5/6 anni, una durata dei processi che di per sé scoraggia operatori ed investitor­i». La soluzione, per i commercial­isti, potrebbe essere quella di ampliare l’area di operativit­à della mediazione tributaria per deflaziona­re il contenzios­o contro il Fisco.

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A Venezia Il convegno dell’Ordine

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