Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Smog, fermi da oggi i diesel Euro 4
Allerta arancione a Vicenza, il provvedimento riguarda i mezzi privati. Fino a lunedì
VICENZA Il temuto provvedimento è arrivato: lo smog infesta l’aria di Vicenza, scatta l’allarme arancione e il capoluogo blocca anche i diesel Euro 4. Lo stop, in vigore da oggi, terminerà lunedì, sarà valido dalle 8.30 alle 18.30 e sarà attivo anche sabato e domenica. In sostanza, metà dei mezzi a gasolio non potrà raggiungere il centro storico. Polemica l’Ascom: «Così si favoriscono i centri commerciali, dove peraltro si concentra il maggior traffico».
VICENZA Era annunciato e, puntuale, è arrivato. Semaforo arancione per lo smog in città. Scatta a Vicenza un nuovo blocco delle auto più inquinanti, che porterà oltre un vicentino su due fra i proprietari di veicoli alimentati a gasolio a dover lasciare a casa l’auto. È questa, infatti, la portata della nuova stretta del Comune per combattere le emissioni di polveri sottili nell’aria, messa in atto attraverso una nuova ordinanza firmata dal sindaco, Francesco Rucco.
Il divieto alla circolazione in vigore dal 5 novembre per i veicoli inquinanti (Euro 0 e 1 benzina ed Euro 0, 1, 2 e 3 diesel) si arricchisce dunque anche dello stop alle automobili classificate come Euro 4 e alimentate a gasolio, anche se sono esclusi dai divieti i veicoli commerciali, per i quali rimane lo stop fino agli Euro 3 diesel. Ma non è tutto. Il nuovo provvedimento - che porta i blocchi al livello arancione dal verde di prima - non si limita ad ampliare la platea delle auto interessate dal divieto di circolazione ma guarda pure alle modifiche dei giorni: i nuovi paletti sono in vigore da ieri anche se i controlli, di fatto, inizieranno oggi, quando la ditta incaricata dal Comune avrà aggiornato tutti i 64 cartelli al perimetro della zona preclusa alle auto inquinanti e con quello darà il via ai controlli (e alle eventuali sanzioni da 164 euro). Dunque le nuove regole si dovranno rispettare da oggi a lunedì (8.30-18.30), tutti i giorni e quindi incluso pure il fine settimana dell’8 dicembre (domani) festa dell’Immacolata.
Rimane invariato il perimetro dell’area vietata, che include il centro storico e tutti i quartieri limitrofi come Laghetto, San Pio X, San Bortolo, San Francesco, Villaggio del Sole, ma a cambiare è il numero degli automobilisti che dovranno prestare particolare attenzione ai limiti.
E i numeri aiutano a capire la portata della nuova stretta contro lo smog: secondo i dati raccolti dagli uffici della Provincia e riguardanti le sole auto a gasolio, con il divieto in vigore fino agli Euro 3 diesel le auto interessate erano pari al 26 per cento del parco mezzi, mentre estendendo il blocco anche agli Euro 4 si arriva a toccare il 57 per cento dei veicoli, ovvero 151 mila sulle 256 mila in totale dei diesel in provincia. In sostanza, più di un automobilista su due fra coloro che possiedono auto a gasolio dovrà tenere sotto controllo i cartelli che indicano i divieti in vigore in città.
Il provvedimento, per la precisione, è di fatto un passaggio obbligato per Vicenza e deriva dall’adesione della Regione all’accordo di bacino padano con gli altri territori di Lombardia, Piemonte ed Emilia romagna, finalizzato a ridurre l’inquinamento atmosferico nella pianura padana. Da questo maxi-accordo derivano le ordinanze di circa 33 Comuni del Vicentino - incluso il capoluogo - che hanno adottato specifiche norme contro i Pm10, fra cui anche il blocco dei veicoli più inquinanti da ottobre a marzo. Le ordinanze prevedono diversi livelli di azione a seconda dei dati ambientali che registrano l’inquinamento e ieri Arpav (Agenzia regionale per la protezione ambientale), deputata a registrare quei dati, ha segnato l’allarme, peraltro già preannunciato nei giorni scorsi: nell’hinterland di Vicenza si sono registrati 4 giorni consecutivi di sforamento dei valori soglia di Pm10 (ovvero oltre 50 microgrammi per metro cubo d’aria), che hanno fatto scattare l’input di Arpav che ha alzato bandiera arancione (livello 1 su 3 totali) su Vicenza e hinterland.
Come il capoluogo, infatti, sono chiamati a stringere le maglie dei divieti anche altri 22 Comuni limitrofi fra quelli che hanno emesso l’ordinanza antismog, ma al momento agli uffici di Palazzo Nievo non risultano nuove ordinanze oltre a quella ratificata ieri dal capoluogo.
Soprana Si blocchino le auto pure attorno alle grandi strutture di vendita