Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Ascom: «Così penalizzate solo il centro». Colombara: «Multe, ci sia buon senso»
VICENZA «Non si fermi solo il centro storico». L’appello, chiaro e diretto, arriva da Confcommercio. O meglio, dai commercianti del centro storico, che si sentono penalizzati in occasione della nuova stretta sui divieti antismog che tocca più della metà dei veicoli a diesel del Vicentino.
«Non è possibile - dichiara il presidente della sezione del centro storico di Ascom, Stefano Soprana - che venga fermato un centro che ha la zona a traffico limitato e non si pensi, invece, di fermare l’area dei centri commerciali o dei grandi supermercati, fuori dal centro, che attirano molto più traffico. È paradossale». Il riferimento di Soprana va al perimetro del divieto di circolazione per i veicoli inquinanti che include centro storico e quartieri limitrofi ma non le grandi arterie di comunicazione come strade provinciali, statali e tangenziali. «C’è qualcosa che non quadra precisa Soprana -. O fermiamo il traffico dove c’è, per tutti, oppure non si fermi solo il centro storico, lasciando le arterie più trafficate con ancora maggior circolazione, dovuta proprio al fatto che in centro molti veicoli non potranno girare. L’inquinamento è un problema serio e interessa la salute di tutti, però le soluzioni devono essere eque. In questo modo invece si fa un regalo alla grande distribuzione. Inoltre mi aspetterei anche un potenziamento dei servizi di trasporto pubblico».
Sul tema, inoltre, interviene anche il consigliere comunale Raffaele Colombara (Quartieri al centro): «Il blocco sarà impattante e creerà enormi disagi per i cittadini dichiara - per questo chiediamo anche alla polizia locale un particolare buon senso nelle verifiche».
Colombara Questa misura causerà disagi enormi ai cittadini