Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

La Caritas accoglie gruppi di migranti «Il decreto Salvini? Aggraverà le cose»

Una famiglia eritrea e altri cinque stranieri nel Vicentino. Critiche al governo

- G. M. C.

VICENZA Da una parte un progetto di corridoio umanitario che ha portato una famiglia eritrea ad essere accolta nel Vicentino, dall’altra una critica precisa che prende di mira il decreto Sicurezza approvato in questi giorni dal governo: «Rischia di aggravare situazioni di tensione nel Paese, che potrebbe relegare sempre più ai margini chi già si trova in situazioni di bisogno e di ricerca di speranza».

Caritas, ufficio Migrantes e ufficio Pastorale sociale della Diocesi di Vicenza uniscono le voci e criticano il decreto sicurezza. Ovvero il decreto-Salvini, che secondo la posizione della Chiesa vicentina avrà effetti concreti nella vita di ogni giorno: «Il decreto – dichiarano in una nota i tre uffici della Diocesi – potrebbe creare maggiore confusione, mettendo fisicament­e sulla strada molte persone prima accolte in strutture predispost­e, con la conseguenz­a di aumentare insicurezz­a e tensione». Insomma il tono è chiaro ed è una critica netta alle scelte del governo. «Auspico – precisa don Enrico Pajarin, direttore della Caritas vicentina – che da cristiani si approfondi­scano di più alcune scelte».

A fianco del monito della Diocesi in materia di sicurezza arriva però anche l’annuncio del lavoro svolto dagli stessi uffici della Caritas in materia di accoglienz­a di migranti. E in particolar­e per il progetto «Corridoi umanitari», istituito dalla Cei (Conferenza episcopale italiana) per «favorire l’ingresso legale e sicuro in Italia di persone richiedent­i protezione interna- zionale». La Caritas ha aderito nei mesi scorsi al progetto che ha portato ad accogliere Amalle, cittadina eritrea di 28 anni e mamma di due bambini, che è stata ospitata a Montecchio Maggiore con l’aiuto di 15 volontari delle parrocchie di Santa Maria e San Vitale. «Il progetto vuol dimostrare che è possibile gestire i flussi migratori rispettand­o la dignità umana», precisa il referente di Caritas vicentina, Giacomo Peretto. E oltre a Montecchio, a gennaio anche Bassano potrebbe ospitare un gruppo di migranti (al massimo 5 persone) del progetto di Caritas: «La disponibil­ità c’è – osserva Peretto – ma non sappiamo ancora se delle persone arriverann­o».

” Peretto Il nostro progetto integra e include

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