Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Gli appalti, le costruzioni e il digitale
VICENZA C’è un nuovo acronimo destinato a rivoluzionare il mondo delle costruzioni nel prossimo futuro: il Bim (Building Information Modelling), una piattaforma digitale collaborativa. Si tratta di un nuovo modo di concepire la progettazione e la manutenzione di tutte le opere pubbliche e private. Dal 2019 sarà obbligatorio per le commesse sopra i 100 milioni, mentre dal 2025 interesserà tutti gli appalti. Proprio per affrontare per tempo e al meglio questo percorso d’innovazione, mercoledì, dalle 14, in Fiera a Vicenza, avrà luogo il primo di una serie di incontri di alta specializzazione sul tema. Il convegno è stato presentato ieri nella sede di Confindustria Vicenza a Palazzo Bonin Longare, da Luigi Schiavo, presidente della sezione Costruttori edili e impianti di Confindustria, dai presidenti degli Ordini professionali degli ingegneri e degli architetti, rispettivamente Pietro Paolo Michele Lucente e Manuela Pelloso, unitamente alla presidente del Collegio dei Geometri e a quello dei periti industriali, Alessia Zaupa e Manuel Gasparotto. «Non si tratta di una cosa futuristica – è stato detto nel corso della presentazione-. Nel vicentino il Bim è già stato richiesto da alcune amministrazioni pubbliche, in particolare nel settore della sanità, com’è stato il caso dell’ospedale di Montecchio Maggiore».