Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Un mercato per fiori e artigianato «Rilanceremo il brolo Bonaguro»
Il progetto del quartiere Angarano. Cunico: «Ospiti anche Operaestate Festival»
BASSANO Un mercato periodico all’insegna della natura, iniziative ludiche e sportive per i ragazzini, installazioni artistiche e videoproiezioni sulla parete a sud di palazzo Bonaguro. La giunta comunale e il comitato di quartiere Angarano si stanno impegnando per definire un programma di appuntamenti da ambientare nel brolo della nobile dimora. Uno spazio verde a due passi dal Ponte degli Alpini, che stenta a trovare una propria dimensione dopo l’intervento di recupero eseguito dall’amministrazione comunale precedente.
Sistemato il giardino Parolini e avviato l’iter che ridisegnerà parco Ragazzi del 99, l’esecutivo cittadino sta spostando l’attenzione sull’antico brolo con l’obiettivo di rivitalizzarlo. «È un’area importante, dal punto di vista storico e ambientale, ideale per ospitare iniziative purché ne rispettino la natura, il ruolo avuto nei secoli e i vincoli cui è sottoposta» sostiene Gianni Castellan, alla guida del consiglio di quartiere Angarano . Ad esempio, un mercato di oggettistica artigianale fatta a mano, del genere di Unico, che ha debuttato ieri in città. «Meglio ancora se abbinato ad una rassegna del florovivaismo che si richiamerebbe al luogo - aggiunge il presidente -. Appuntamenti periodici, scanditi nell’arco dell’anno, che contribuirebbero anche a rivitalizzare la zona di Angarano. Commercianti e residenti del posto da tempo devono fare i conti con i disagi causati dalle chiusure forzate del Ponte degli Alpini dovute ai lavori di restauro della struttura o, come un mese fa, per il maltempo».
L’assessore alla Cultura Giovanni Cunico sta invece pensando di allestirvi qualche spettacolo della prossima edizione di Operaestate Festival Veneto, sfruttando anche l’esterno di palazzo Bonaguro. «Si presta come fondale, e di sera sarebbe ideale per proiettarvi delle immagini, quelle che oggi si usano in molte città attirando la curiosità dei visitatori».
Anche il collega di giunta Oscar Mazzocchin, con deleghe allo Sport e Politiche giovanili, ha qualche progetto in serbo da ambientare nello storico parco. «Occasioni ricreative per ragazzi - racconta - e qualche evento sportivo legato a discipline vicine all’ambiente».
Bocciata senza appello dalla Sovrintendenza l’ipotesi di costruire un parcheggio interrato sotto il manto erboso (era stata avanzata alcuni anni fa per rispondere alla carenza dei posteggi in destra Brenta), sul destino del brolo nel tempo sono state lanciate diverse idee. La più recente è quella del patron della Diesel, Renzo Rosso. Spuntata lo scorso anno, è stata raccolta con scarso entusiasmo dalla città, sollevando critiche anche dal mondo politico perché stravolgerebbe la natura del giardino. La proposta progettuale, che i bassanesi hanno ribattezzato «Dieseland», prevede la costruzione di campo da calcetto, uno da basket, un anfiteatro con annessa piazza e un chiosco bar, parcheggi sui lati a sud e a ovest del perimetro verde. Strutture che però si scontrerebbero con l’essenza e i vincoli dello storico parco.