Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Vicenza, pareggio e rimpianti

Serie C Rammarico dei biancoross­i, in vantaggio nel primo tempo, per non aver saputo chiudere la partita Nella ripresa hanno sofferto l’offensiva del Teramo che ha trovato il gol del definitivo 1-1 a tre minuti dalla fine

- Paolo Dalla Costa

VICENZA Un Vicenza poco brillante non va oltre il pareggio con il Teramo e rimanda a data da destinarsi i sogni di gloria. Peccato, soprattutt­o perché nella ripresa il Vicenza è andato troppo in affanno sotto i colpi di un avversario che di certo non è parso irresistib­ile. Biancoross­i un po’ troppo appannati e anche, per ammissione dell’allenatore Colella, troppo timidini: il pari alla fine è il risultato più giusto, anche se rimane il rimpianto di non aver saputo gestire una gara che si era messa nei binari giusti. In campo non c’è Giacomelli, e questa non è una buona notizia, costretto a guardarsi la partita dalla tribuna a causa di un fastidio muscolare che con ogni probabilit­à lo costringer­à a saltare anche la trasferta di martedì prossimo a Gubbio: al suo posto gioca il giovane Tronco. Prima dell’inizio le squadre osservano un minuto di raccoglime­nto: oltre a Gigi Radice, indimentic­ato allenatore del Torino, si ricorda l’assistente arbitrale della sezione di Livorno Riccardo Pelagatti, 32 anni, scomparso in settimana.

Il copione del match è di facile lettura. Vicenza che fa la partita e Teramo che si difende nella propria metà campo senza tuttavia disdegnare rapide incursioni in avanti. Gara scorbutica da interpreta­re e da gestire nel giusto modo perché in Lega Pro nessuno ti regala nulla e di partite ed avversari facili non ce ne sono. Ed è quello che fa il Vicenza: dosaggio sapiente del pressing e giropalla ragionato, senza affanni e senza ansia, il tutto alla ricerca della giocata vincente, quella in grado di scardinare le fitte maglie avversarie. Che puntualmen­te arriva: minuto 33, prima conclusion­e di Tronco respinta dal portiere, palla che ritorna al giocatore biancoross­o che da terra è lesto a ricalciare in porta. Nella ripresa il Teramo cambia atteggiame­nto: c’è una partita da raddrizzar­e, tutti in avanti alla ricerca del pari. Lo spettacolo ne guadagna perché le due squadre ora si affrontano a viso aperto. All’8’ i biancoross­i vanno vicini al raddoppio: azione in velocità tra Curcio, Laurenti e Arma che da buona posizione prova la palombella ma la palla termina a lato. Tre minuti più tardi ha dell’incredibil­e quello che spreca il Teramo: Zecca tutto solo si invola verso la porta di Grandi ma a tu per tu con il portiere biancoross­o spara altissimo sopra la traversa. Il Vicenza va in affanno e soffre il grande dinamismo e la fisicità degli avversari, Colella corre ai ripari inserendo forze fresche per trovare maggiori equilibri in campo, ma poco cambia.

Il finale è una sofferenza: biancoross­i troppo schiacciat­i e Teramo che sbuca da tutte le parti. Al 41’ il meritato pareggio degli ospiti: da calcio d’angolo palla al liberissim­o Proietti che dal limite fa partire un missile terra-aria che di insacca alle spalle di un incolpevol­e Grandi. Con la forza della disperazio­ne e sospinti dall’incitament­o incessante della Sud i biancoross­i ci provano fino all’ultimo, ma le idee sono parecchio annebbiate e la gambe girano a vuoto. In pieno recupero è il Teramo ad avere la palla giusta ma De Rienzo non trova la conclusion­e vincente. Finisce in parità: in curva si canta e si applaude lo stesso. Anche questo è il bello del Menti.

 ??  ?? Al Menti Sopra, l’esultanza di Tronco dopo il gol del momentaneo 1-0. Sotto, i compagni lo abbraccian­o. Nella ripresa arriverà il gol dell’1-1
Al Menti Sopra, l’esultanza di Tronco dopo il gol del momentaneo 1-0. Sotto, i compagni lo abbraccian­o. Nella ripresa arriverà il gol dell’1-1
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