Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Giochi 2026, svelati costi e strutture
Piano da 1,3 miliardi: investimenti per villaggio olimpico, pista da bob e stadio del ghiaccio
Svelato il piano finanziario dei Giochi 2026: le voci principali, accanto al contributo Cio di 348 milioni, sono gli sponsor (416 milioni) e i biglietti (2,4 milioni di ticket, incasso di 233 milioni). Il piano è da 1,3 miliardi e il contributo pubblico è ridotto ad appena 55 milioni per le Paralimpiadi.
VENEZIA Un progetto da 1,3 miliardi di euro, con investimenti sul territorio per 94 milioni, dal restyling dello Stadio del ghiaccio e della pista di bob «Eugenio Monti» alla costruzione del villaggio olimpico a Fiames. E poi le date, per chi volesse segnarsele per tempo in agenda: le gare si terrebbero dal 6 al 22 febbraio, nelle discipline - già anticipate e confermate - dello sci alpino femminile, del curling, del bob, dello slittino e dello skeleton mentre nelle vicine Anterselva, Predazzo, Tesero e Baselga di Pinè si disputerebbero il biathlon, il salto e la combinata nordica, lo sci nordico e il pattinaggio di velocità. La cerimonia di chiusura, superati i dubbi sulla capienza, sarebbe ospitata nella cornice dell’Arena di Verona, un’esperienza unica per gli atleti.
È un dossier denso e suggestivo quello recapitato giovedì sera dal Coni al Cio per la candidatura di Milano e Cortina ai Giochi olimpici invernali del 2026, 127 pagine in inglese e francese che spiegano nel dettaglio come il Comitato organizzatore allestirebbe un evento destinato ad entrare nella Storia dello sport italiano, dopo Cortina 1956 (nel 2026 ricorrerebbero i 70 anni) e Torino 2006. Il dossier è suddiviso in cinque capitoli: «Visione e concezioni dei Giochi»; «Esperienza dei Giochi»; «Giochi paralimpici»; «Sostenibilità ed eredità»; «Distribuzione dei Giochi». Cinque sono anche gli obiettivi principali ispirati dall’Agenda 2020 del Cio: Giochi per tutti; sviluppo sostenibile e cooperazione nella zona Alpina; crescita dello spirito olimpico; fare delle Alpi il più importante hub sciistico d’Europa; rafforzare il brand delle Olimpiadi e accrescere il valore del movimento olimpico.
L’evento, stando alle tabelle allegate, dovrebbe autosostenersi sul piano finanziario, con i Comuni di Cortina e Milano e le Regioni Veneto e Lombardia a garantire che non ci saranno problemi, dopo che lo Stato si è sfilato assicurando solo la spesa per la sicurezza (dalle forze dell’ordine ai servizi segreti serviranno 35 mila uomini, il modello è quello dell’Expo di Milano). Le voci principali, accanto ad un contributo del Cio di 348 milioni, sono gli sponsor (416 milioni) e i biglietti (la proiezione è di 2,4 milioni ticket staccati, per un incasso di 233 milioni, l’idea sarebbe di abbinarvi dei pacchetti turistici per la visita delle bellezze del Veneto), mentre il contributo pubblico è ridotto ad appena 55 milioni per le Paralimpiadi (ci sono 25 milioni che dovrebbero derivare da un’apposita lotteria e 48 milioni dalle licenze e il merchandising).
Sul fronte della spesa, in un quadro dettagliatissimo che va dalla sicurezza (23 milioni) alle cerimonie di apertura e chiusura (31 milioni), non c’è dubbio che l’aspetto principale riguardi gli investimenti sulle strutture che saranno chiamate ad ospitare le gare (le sedi sono 14, divise in quattro «cluster»). E dunque per la «Monti» serviranno 47,7 milioni, per lo Stadio del ghiaccio 5,2 milioni, per le piste delle Tofane 1,3 milioni (più altri 200 mila euro per le Paralimpiadi). A Cortina dovranno essere realizzati anche un villaggio olimpico secondario (il principale sarà a Milano, un terzo sorgerà a Livigno), che troverà posto all’aeroporto di Fiames e costerà 37 milioni (sarà composto da casette hi-tech, sostenibili e temporanee, che poi verranno riutilizzate dalla protezione civile per ospitare gli sfollati in caso di calamità; le famiglie degli atleti si appoggeranno agli Hotel Cristallo e Savoia), un media-center, sempre a Fiames, che costerà 1,1 milioni e una «medal plaza», davanti allo Stadio del ghiaccio, per cui occorreranno altri 113 mila euro. L’allestimento dell’Arena di Verona per la cerimonia di chiusura comporterebbe una spesa di 1,1 milioni. La regia, per la progettazione e la costruzione sarà affidata ad un’Agenzia di progettazione olimpica, con iter burocratici semplificati. Il finanziamento si confida possa essere oggetto di partnership pubblico-private.
In chiusa, una curiosità che riguarda il piano dei trasporti, dove il Comitato organizzatore ha voluto gettare il cuore oltre l’ostacolo: il dossier promette infatti che per il 2026 sarà aperta la Pedemontana, conclusa la nuova viabilità di Cortina, realizzata la bretella di collegamento ferroviario con l’aeroporto di Venezia e persino terminata la Tav fino a Padova.
” Malagò (Coni) Siamo dei precursori e siamo orgogliosi. Ma solo dei pazzi penserebbe ro di aver già vinto