Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Povertà in crescita, molti sono lavoratori L’assessore: è il volto della crisi economica

Aumentano i contributi per il sociale. Aiuti dalla Fondazione Angelelli Turina

- G.M.C.

VICENZA I numeri superano anche la media nazionale. La povertà a Vicenza è una realtà quotidiana per un numero sempre maggiore di persone. E non si parla (solo) di senzatetto o persone disagiate ma anche, a volte, di lavoratori: «È il volto della crisi che colpisce un tessuto sociale e produttivo importante come quello vicentino» afferma l’assessore alla Famiglia e alla Comunità Silvia Maino. La sintesi è netta ma è quello che emerge, di fatto, dai dati resi noti ieri proprio dall’assessore Maino e che tratteggia­no un aumento delle situazioni di povertà in città. Uno su tutti, il numero degli accessi alle strutture di accoglienz­a per persone in difficoltà di Vicenza: negli ultimi 12 anni i dati sono raddoppiat­i, passando dai 241 ospiti registrati nel

2005 in tutte le strutture del territorio alle 482 persone accolte nel 2017. E il valore statistico di questa variazione supera pure la media nazionale: in Italia infatti la media è di

2,4 persone accolte nelle strutture ogni mille abitanti, ma Vicenza nel 2017 ha registrato un tasso del 3,9 per mille. Solo negli spazi comunali sono state ospitate 398 persone (di cui 143 nei locali di via Battaglion­e Framarin) per un totale di quasi 48 mila pernottame­nti, ovvero un accesso ogni 3 giorni, mentre il totale dei contributi elargiti dal Comune nel 2017 a famiglie e persone in difficoltà è stato di oltre mezzo milione di euro, destinato a 485 famiglie con minori (337 mila euro) e 328 adulti (225 mila euro). Ma quella di Vicenza non è una situazione anomala in Veneto, dove secondo i dati Istat (Istituto nazionale di statistica) il tasso di povertà è passato dal 4,6 per cento del 2014 al 6,1 per cento degli ultimi anni e dove il 21 per cento dei minori vive in una situazione a rischio di povertà o esclusione sociale. Insomma, dati che fotografan­o una situazione ancora di piena crisi.

In quest’ottica ieri Palazzo Trissino ha accolto in modo positivo l’iniziativa della Fondazione Angelelli Turina, che ogni anno elargisce contributi assistenzi­ali per 10 mila euro a persone e famiglia in situazione di bisogno. L’ente, che esiste dagli anni Ottanta ed è nato dalla fusione di due diverse Fondazioni create dalle famiglie vicentine Angelelli e Turina, destina ogni anno la somma a 20 beneficiar­i individuat­i dal consiglio di amministra­zione tra coloro che presentano domanda di contributo ai servizi sociali del Comune e alla società laica «San Vincenzo De Paoli». I singoli contributi ammontano a 250 euro ciascuno e vengono consegnati ai destinatar­i in occasione delle feste natalizie, come da volontà delle due Fondazioni, seguendo le finalità degli enti, che puntano «all’assistenza di persone di età avanzata in condizioni economiche disagiate e alla protezione, sotto il profilo fisico e morale, dell’infanzia comunque abbandonat­a o priva di assistenza». «Grazie a questa iniziativa – sottolinea l’assessore – riusciamo ad implementa­re i nostri contributi arrivando anche a famiglie o persone non raggiunte dai servizi sociali».

Sostegno concreto La Fondazione Angelelli Turina mette a disposizio­ne 10mila euro da destinare all’assistenza di chi è in difficoltà economica

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Palazzo Trissino Da sinistra: Francesca Cazzaro, Silvia Maino, Giovanna Riello e Elio Mercanzin

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