Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
I partigiani ancora contro Rucco «Tollera i gruppi neo-fascisti»
Le accuse alla commemorazione della morte di Dino Carta: «Revisionismo storico»
VICENZA La commemorazione del partigiano Dino Carta diventa teatro delle accuse dell’Anpi all’amministrazione comunale di Vicenza. Durante il discorso ufficiale pronunciato ieri in via Calderari, davanti alla lapide del ventenne assassinato il 12 gennaio 1945 per mano nemica, è stato sferrato un attacco alla maggioranza di centrodestra. L’amministrazione guidata dal sindaco Francesco Rucco a detta della sezione vicentina dell’associazione nazionale dei partigiani «non brilla per chiarezza e fermezza di principi». L’accusa è di «revisionismo storico» e di «tolleranza nei confronti dei gruppi neofascisti». Tre le azioni del Comune condannate dal dirigente dell’Anpi di Vicenza Valter Fabris, a cui è spettato il compito dell’orazione applaudita dalla senatrice del Pd Daniela Sbrollini e dai consiglieri comunali di opposizione presenti. Ad essere menzionato, in primis, è stato l’episodio della celebrazione di due mesi fa per ricordare i Dieci Martiri dell’eccidio del novembre 1944 : «Nei manifesti di adesione alla commemorazione ha addossato alle sole “truppe di occupazione” la responsabilità dell’eccidio tacendo sulla corresponsabilità fascista e ha sostituito i “valori della Resistenza” con i “valori della Costituzione”» è stato sottolineato da Fabris, che poi ha citato l’affaccio dal balcone di Palazzo Trissino di Claudio Cicero. L’assessore qualche settimana fa, in occasione dei vent’anni di presenza in Comune, si è presentato vestito di nero e ha salutato con il braccio destro: «È inaccettabile che non gli venga tolto l’incarico» è la critica che arriva dall’associazione, secondo la quale l’esecutivo di Vicenza «ha una tendenza autoritaria». E per dimostrarlo Fabris ha citato «la pericolosa ritorsione nei confronti del centro sociale Bocciodromo, minacciato di essere sfrattato dai locali che occupa in affitto dal Comune per aver manifestato il suo dissenso nei confronti di Cicero e della giunta». Critiche sono state indirizzate anche al governo, mentre in contrapposizione è stata onorata la figura di Dino Carta davanti alla sorella Franca e ad un centinaio di cittadini, tra cui alcune classi di studenti del Pigafetta e del Rossi.
A nome del Comune è intervenuta l’assessore Cristina Tolio che, con fascia tricolore e sciarpa rossa, ha voluto accentuare come ci siano «tanti Dino Carta». E, promettendo di partecipare anche gli anni prossimi, ha ammonito gli adolescenti: «È doveroso non dimenticare, non si è mai troppo giovani per avere idee chiare, per crederci fino in fondo». A lato, in risposta all’Anpi, l’assessore ha detto: «Non c’è nessun revisionismo storico, la violenza non va mai giustificata, da qualsiasi parte venga. Da parte nostra non ci sono fratture o polemiche, siamo sul territorio con tutti».
«La violenza non va giustificata, non è revisionismo»