Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Il Master della cucina ri-apre. Alajmo sferza i giovani: attenti ai finti cuochi
CREAZZO Cucine vere contro cucine televisive al Master della cucina italiana la cui settima edizione è stata presentata ieri al centro formazione Esac -Confcommercio di Creazzo.
Massimiliano Alajmo, chef tristellato, ha evitato ogni perifrasi. Meglio studiare che appassionarsi agli «chef televisivi». Nel suo intervento, infatti, ha consigliato ai giovani di «vivere la cucina intensamente, andando in profondità. – come poi ha dichiarato all’Ansa- Non fermandosi ai finti cuochi» con un non celato riferimento a quelli «televisivi». E anche Roberto Restelli, curatore della Guida Rossa fino al 2000, ha rincarato la dose: «Bisogna lasciar da parte il superfluo e tutto ciò che non ci appartiene, così come gli eccessi e il desiderio di stupire a tutti i costi. Occorre, invece, esaltare gli ingredienti, che sono un pozzo inesauribile di emozioni, ed è compito dello chef, così come di chi sta in sala, saperle condividere con gli ospiti, ben sapendo che nessuna Guida è un vangelo, così come alcun chef è un Dio».
Tra i 49 docenti del Master ci sono 25 chef che possono fregiarsi globalmente di 38 stelle Michelin, la bibbia della cucina a livello mondiale. Non a caso, a far da padrino ai sedici nuovi allievi, tra i quali una sola donna, provenienti da sette regioni, il Comitato scientifico del Master - guidato dal presidente dell’Esac Sergio Rebecca e composto da Massimiliano e Raffaele Alajmo e da Mauro Defendente Febbrari - ha invitato chi di questa «Bibbia» è stato curatore e responsabile dell’edizione italiana per trent’anni fino al 2000, Roberto Restelli. Il quale non si è fatto intimorire dall’ossimoro studiato ad arte dal comitato scientifico per la lezione inaugurale: «Dimenticare per ricordare» e ha snocciolato con nonchalance cosa sia necessario dimenticare, e non solo in cucina.
Al termine della «lezione» introduttiva di Restelli e dell’inaugurazione del nuovo Master sono stati premiati i 14 studenti della passata edizione che hanno effettuato 800 ore di formazione con un tirocinio di quattro mesi nei ristoranti stellati.
Sono più di cento finora coloro che hanno frequentato il master e alcuni sono titolari di locali, in attesa, magari, di una visita degli eredi di Restelli.