Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Smog, case e uffici senza controlli sul riscaldamento «Iniziamo presto»
VICENZA La stretta sui veicoli inquinanti è già in vigore, ma l’aria a Vicenza non migliora. Tanto che la città ha vissuto il decimo giorno consecutivo di sforamento dei limiti di legge per le polveri sottili. E così il Comune prende di petto la questione anche sul fronte del riscaldamento domestico: «Effettueremo i controlli agli impianti termici di case e uffici presto» dichiara l’assessore al Territorio, Lucio Zoppello.
L’annuncio rivela, in realtà, un dato: i controlli sulla manutenzione e sull’efficienza energetica degli impianti termici di case e condomini al momento sono al palo. Nella stagione fredda a cavallo tra il 2018 e quest’anno non è ancora stata eseguita una verifica perché, di fatto, Palazzo Trissino deve ancora appaltare il servizio. «Lo faremo a brevissimo – afferma Zoppello – e prevediamo di effettuare i controlli nei mesi di febbraio e marzo». L’appalto del Comune avrà un valore di circa 20 mila euro e riguarderà le verifiche ad impianti termici fino a marzo e poi per tutta la stagione fredda tra fine anno e il 2020. E pensare che, secondo statistiche nazionali, la quota maggiore di polveri sottili immesse nell’atmosfera derivano proprio dagli impianti di riscaldamento, seguito dal trasporto su strada. Ma il paragone tra il numero di controlli eseguiti a stufe e caldaie e quello sui veicoli inquinanti non regge: in città negli ultimi due mesi sono state effettuate oltre mille verifiche alle auto in virtù dei blocchi del traffico in chiave antismog (fermi fino a domani gli euro 0 e 1 a benzina ed euro 0, 1, 2, 3 e 4 a gasolio), con quasi 160 multe staccate dalla polizia locale. Di contro, neanche un controllo è andato in scena sugli impianti termici da parte del Comune.
Fino a pochi anni fa l’attività di ispezione era in capo alla Provincia, ma ora si conta sulle segnalazioni da parte di tecnici e aziende private e che arrivano in Regione, da dove vengono smistate alle Provincie e da qui ai Comuni.
Nel frattempo, lunedì a Vicenza le centraline di Arpav (Agenzia regionale per la protezione ambientale) hanno registrato un livello di 56 microgrammi di Ppm10 per metro cubo d’aria,con una soglia di legge fissata a 50 microgrammi.