Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Valsugana, piano per la sicurezza «Sensori per il ghiaccio e soldi»
Maxi tamponamento, vertice in prefettura. Intanto arrivano otto milioni da Anas
CISMON DEL GRAPPA Valsugana, «gli otto milioni di euro a disposizione di Anas per progettare come ammodernare la statale sono un’occasione da non perdere. Anche per ridurre i rischi di incidenti come quello di lunedì». Luca Ferrazzoli, sindaco di Cismon e presidente dell’unione montana Valbrenta, interviene dopo il maxi-tamponamento che a Primolano ha visto 50 auto coinvolte e 39 feriti: «Il progetto definitivo si baserà su quello del 2008 approvato all’unanimità dagli enti. Non sul project financing, fermo al Cipe» assicura il primo cittadino. Intanto ieri in prefettura si è riunito il Cov, comitato operativo viabilità, proprio sull’incidente sulla statale 47.
Con una delibera di giunta del 12 novembre scorso la Regione Veneto ha approvato un protocollo d’intesa con Anas per la progettazione di interventi di viabilità stradale tramite fondi stanziati con il contratto di programma 20162020 tra il ministero dei Trasporti e Anas stessa. In particolare, nell’accordo fra la giunta del presidente Luca Zaia e dell’assessore ai Trasporti Elisa De Berti e la società viabilistica è stato concordato che 8 milioni di euro vengano destinati alla «messa in sicurezza e adeguamento della statale 47 da Cittadella al confine con la provincia di Trento». L’obiettivo è vedere redatti uno studio di fattibilità per «l’ammodernamento complessivo» e soprattutto un progetto definitivo. Progetto che, assicura Ferrazzoli dopo un riscontro diretto con Anas, verrà redatto non in base al project voluto a suo tempo dall’ex assessore regionale Renato Chisso, ma sulla base dello schema precedente approvato nel lontano gennaio 2008. Un’altra era, politicamente: il ministro alle Infrastrutture era Antonio Di Pietro e l’ex pm di Mani Pulite venne personalmente in Valbrenta a presentare il tracciato che, entrando in galleria su doppia canna a nord di Carpanè, usciva a sud all’altezza di Pove. «Quel preliminare risolveva il nodo principale di questa strada con un tracciato condiviso da tutti, a differenza di quello del successivo “project” - osserva il sindaco – la possibilità di un ammodernamento con questa premessa secondo noi è positiva e va sfruttata. Ora attendiamo che Anas convochi tutte le realtà interessate per la concertazione».
Intanto, ieri il dirigente prefettizio Riccardo Stabile ha coordinato un incontro del comitato tecnico sulla viabilità con polstrada, pompieri, Suem, Anas. Si è ipotizzata l’installazione di sensori per il gelo sulla statale 47, per prevenire altri casi come quello accaduto. «Quello che si è verificato e ha provocato la patina di ghiaccio sulla strada è stato un fenomeno atmosferico di carattere eccezionale, del tutto imprevedibile. La macchina dei soccorsi ha funzionato bene – si fa sapere dalla prefettura - nei prossimi giorni contatteremo la Provincia Autonoma di Trento per fare il punto sul piano della viabilità in caso di precipitazioni nevose, specifico per quel tratto».
Una relazione sull’accaduto per i normali accertamenti su eventuali responsabilità arriverà anche in procura a Vicenza: sarà redatta dalla polizia locale della Valbrenta intervenuta assieme alla polizia stradale con più pattuglie.