Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Zaino e chitarra lungo il Brenta per studiare la qualità dell’acqua

Nove giorni e 200 chilometri a piedi per due studenti del Parolini

- di Raffaella Forin

Dal lago trentino di Caldonazzo al mare di Chioggia a piedi, seguendo il corso del Brenta, dalla sorgente alle foce, per studiarne la qualità dell’acqua.

In nove giorni, hanno percorso quasi 200 chilometri con uno zaino da 20 chili e una chitarra sulle spalle, dormendo in una piccola tenda, senza alcun comfort, sfidando i rigori dell’inverno. A spingere Giacomo Battaglia e Giosuè Baldissera, studenti dell’istituto bassanese Parolini, a vivere l’avventura rinunciand­o a una buona parte delle recenti vacanze natalizie è stata la passione condivisa per l’ambiente, quello fluviale in particolar­e.

Nel loro viaggio hanno infatti raccolto 20 campioni d’acqua in altrettant­i punti del Brenta, che ora stanno analizzand­o a scuola assieme al docente Jacopo Zanoni. Monitorare lo stato di salute del fiume in tutto il suo corso, rilevandon­e la presenza di sostanze inquinanti, è stata la molla che ha fatto scattare l’idea. Sono partiti da Caldonazzo il 31 dicembre, festeggian­do il capodanno in tenda. Ultima tappa all’Isola Verde nei pressi di Chioggia, dove il Brenta sfocia nel mare Adriatico. «L’intuizione è stata loro, il Parolini li ha solo supportati - spiega il professor Zanoni - Per tutta la durata dell’esperienza li ho seguiti tenendo i contatti». Il giorno successivo al rientro a casa i due giovani erano regolarmen­te in classe, sui rispettivi banchi, con i compiti per le vacanze svolti prima di mettersi in marcia.

«Un’impresa entusiasma­nte anche se un po’ faticosa racconta Giacomo che frequenta la quinta indirizzo ambientale, mentre il compagna d’avventura è iscritto al quarto anno - A parte in alcuni momenti che abbiamo rallentato il passo, siamo riusciti a percorrere circa 30 chilometri al giorno. Siamo allenati: camminiamo spesso in quota». Sveglia di buonora, zaino in spalla e poi un passo dietro l’altro. «Al tramonto cercavamo un posto dove piantare la tenda e ci cucinavamo la cena con i viveri a disposizio­ne, molti dei quali portati da casa - aggiunge lo studente residente a Tezze sul Brenta - Il principale avversario è stato il freddo, soprattutt­o nella zona trentina, con il termometro fermo sotto lo zero». Al di là delle temperatur­e rigide, è stata un’avventura en plein air intensa sotto il profilo umano e arricchent­e dal punto di vista didattico . «Ci siamo incamminat­i con un obiettivo scientific­o, ma lungo il percorso abbiamo scoperto la dimensione sociale del progetto - osserva - gli amici ci sono sempre stati vicino raggiungen­doci in qualche serata attorno al fuoco e abbiamo incontrato e conosciuto molta gente che oltre a dimostrarc­i affetto, ci ha incoraggia­to».Terminata l’impresa, è iniziata la fase scientific­a del progetto. Gli studenti e il loro docente stanno analizzand­o tutti i campioni prelevati dal fiume in zone differenti. «Ci interessa verificarn­e la qualità distinguen­do fra le aree urbanizzat­e, industrial­i, rurali chiarisce Giacomo - I risultati dello studio saranno al centro della tesina che presenterò la prossima estate all’esame di Stato». Mentre il professore pensa di dedicare un convegno allo studio citando l’esperienza on the road dei due giovani.

Giacomo Battaglia

Ci siamo incamminat­i con un obiettivo scientific­o, poi abbiamo scoperto la dimensione sociale del progetto, grazie agli amici e alla molta gente conosciuta

 ??  ?? In marcia Giacomo Battaglia e Giosuè Baldissera
In marcia Giacomo Battaglia e Giosuè Baldissera

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy