Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Pedemontan­a, 21 sindaci chiedono il raddoppio della strada del Santo

- Carlo Cecino

TREVISO Mentre i lavori di costruzion­e della Pedemontan­a Veneta avanzano, scoppia il caso dei sindaci della Castellana preoccupat­i che l’aumento del traffico venga scaricato in maniera scomposta sulla viabilità secondaria dei piccoli comuni compresi nel triangolo tra Bassano, Montebellu­na e Castelfran­co. A lavori ultimati, infatti, l’area subito a sud della Pedemontan­a (che collega Montecchio Maggiore fino all’A27 all’altezza di Spresiano passando per Bassano, Mussolente e Riese Pio X) si ritroverà schiacciat­a tra il traffico provenient­e dalla nuova superstrad­a e quello dalla Strada regionale 308, la cosiddetta Nuova strada del Santo, che collega Padova a Castelfran­co Veneto. «La Regione non ha ancora previsto un totale collegamen­to stradale tra la Nuova strada del Santo e la Pedemontan­a – dice il sindaco di Loria Silvano Marchiori – Il rischio è che il traffico delle due arterie si riversi sul nostro territorio con danni per i residenti e per i trasporti». Per questo ieri al Sant’Artemio, sede della Provincia di Treviso, si sono riuniti i 21 sindaci dei comuni interessat­i e i presidenti delle province di Treviso (Stefano Marcon), Padova (Fabio Bui) e Vicenza (Francesco Rucco) insieme ai rappresent­anti di Confartigi­anato, Assindustr­ia e dell’Interporto di Padova. Gli amministra­tori – che hanno firmato un protocollo di intesa - hanno voluto lanciare così un appello al governator­e Luca Zaia perché la Regione completi prima della fine dei lavori della Pedemontan­a la cosiddetta «Bretella di Loria» che consentire­bbe di collegare la superstrad­a alla strada del Santo ed eliminare così il tappo di traffico pesante destinato a invadere Loria, Castello di Godego, Cassola e Mussolente. «Sono soddisfatt­o per la capacità dimostrata dal territorio di fare rete. - dice Marcon - Sono certo che la Regione terrà conto della nostra richiesta e convocherà al più presto un tavolo per avviare una programmaz­ione condivisa». A Marcon fa eco Vendemiano Sartor, presidente degli artigiani della Marca, che ha sottolinea­to l’importanza della bretella per lo sviluppo economico dell’area. «È un’opera fondamenta­le per il sistema produttivo di tutte e tre le province e per lo sviluppo del turismo provenient­e dal centro Europa e diretto ai nostri litorali». La risposta di Zaia non tarda ad arrivare: «È giusto che i sindaci e le categorie facciano le loro richieste, ma molti di loro sanno che ci stiamo già lavorando da tempo». Andando nel dettaglio, il progetto prevede il completame­nto del tratto che va dallo svincolo di Loria alla SR 308: una bretella di circa 10 km che parte dallo svincolo della SPV a Mussolente-Loria e arriva a Villarazzo, frazione del comune di Castelfran­co, passando per Castello di Godego. Il protocollo prevede anche un migliorame­nto dei flussi stradali della strada del Santo: i sindaci chiedono alla Regione il raddoppio del numero di corsie. La strada, soggetta ad un alto tasso di traffico di camion, è infatti teatro di continue code e incolonnam­enti.

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Riuniti La firma del protocollo

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