Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Abusi sulla baby sitter a Verona La barista scarica il marito «Mi ha costretto ad adescarla»
VERONA Prima il sequestro e poi la violenza: avrebbe «ideato tutto lui», il marito. Avrebbe «costretto», o comunque «convinto», la moglie ad andare a prendere in auto quella ragazza di 20 anni e a condurla in aperta campagna, a Poiano, dove poi lui avrebbe abusato sessualmente della vittima. A «pianificare» la diabolica trappola contro la giovane babysitter sequestrata e violentata dopo aver risposto all’annuncio online dei due coniugi, sarebbe stato Mirko Altimari. E a puntare l’indice contro il 31enne veronese, già al centro di vicende di cronaca tutt’altro che edificanti, è stata proprio sua moglie, Giulia Buccaro, 28 anni, arrestata insieme al compagno dalla Squadra mobile di Verona sotto il coordinamento del pm Beatrice Zanotti.
Da lunedì la coppia, assistita dall’avvocato Fabiana Treglia, si trova rinchiusa in cella a Montorio per la duplice, sconvolgente accusa di sequestro di persona (reato contestato a entrambi) e violenza sessuale (di cui al momento risponde solo Altimari). Il loro interrogatorio di garanzia è stato fissato per domani alle 9.30 davanti al giudice per le indagini preliminari Paola Vacca. Il magistrato deciderà del loro imminente destino giudiziario dopo che avrà ascoltato le rispettive versioni in carcere: in ballo c’è la richiesta di custodia cautelare in cella già presentata contro i due dalla procura. E adesso, in cella, Giulia si dispera pensando al figlioletto lontano. (la.ted.)