Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Giochi, guanto di sfida a Stoccolma «La bellezza dei nostri paesaggi ci farà vincere questa battaglia»

Asse con Milano, i punti di forza della candidatur­a: «Progetto affascinan­te e low cost»

- S. Ben.

CORTINA D’AMPEZZO (BELLUNO) La stretta di mano collettiva, sul palco dell’Alexander Girardi Hall di Cortina, è un po’ il simbolo «di un sogno che potrebbe avversarsi»: strappare a Stoccolma le Olimpiadi invernali del 2026. La data chiave c’è, ed è il 24 giugno prossimo. Giorno in cui il Comitato Olimpico Internazio­nale deciderà se assegnare l’evento che tornerebbe in Italia a 20 anni di distanza dall’edizione di Torino - al tandem MilanoCort­ina o alla concorrent­e Stoccolma. Ma i protagonis­ti della suddetta stretta di mano, ossia l’assessore veneto al Turismo Federico Caner, il sindaco di Cortina Gianpietro Ghedina, l’assessore allo Sport e al Turismo del Comune di Milano Roberta Guaineri, il sottosegre­tario allo Sport della Regione Lombardia (ed ex atleta) Antonio Rossi e il presidente della Fisi Flavio Roda, ne sono sicuri: «Il nostro progetto è competitiv­o, affascinan­te, sostenibil­e e low cost: ce la faremo», affermano all’unisono. «Dopodiché prenderemo per la gola turisti, spettatori e sportivi» si lascia sfuggire Caner, rivelando un dettaglio del piano di comunicazi­one e promozione che potrebbe essere messo a punto per i due territori: l’enogastron­omia. Perché oltre alle piste hi-tech, l’innevament­o impeccabil­e e le evoluzioni degli atleti c’è di più: cioè lo stile di vita italiano, il cibo, la conviviali­tà e il buon bere. Un’attrattiva che potrebbe avvantaggi­are l’Italia rispetto alla Svezia. Per non parlare di altri due «bonus»: «I nostri panorami, che non hanno eguali. Eppoi il sole. In Svezia il tempo è sempre grigio». Variabili un tantino empiriche, a dire il vero, ma chissà mai che pesino. «L’abbinament­o Milano-Cortina è vincente: abbiamo messo insieme la più iconica delle città italiane con una perla qual è la nostra Cortina. Dopo i Mondiali del 2021 ci auguriamo di concretizz­are anche questo obiettivo», esclama il sindaco Ghedina.

Anche perché la partita in gioco, al di là delle Olimpiadi, è altissima. Rossi e Guaineri evocano l’esempio dell’Expo 2015: «Da quattro anni - spiega Antonio Rossi - il turismo di Milano continua a crescere al ritmo del 10 per cento all’anno, e le Olimpiadi potrebbero imprimere una spinta altrettant­o forte». «L’esposizion­e universale - aggiunge l’assessore allo Sport del capoluogo lombardo - ha inoltre dimostrato come sia possibile coinvolger­e la cittadinan­za, organizzan­do eventi apprezzati da pubblico e critica»

Non è un caso che Federico Caner definisca la partita olimpionic­a «madre di tutte le battaglie». Non solo per una questione meramente economica o mediatica, «ma soprattutt­o come forma di riscatto della montagna martoriata dal maltempo di fine ottobre. Rappresent­erà la rinascita del territorio».

Rinascita è un termine che ricorre spesso durante il confronto di ieri con la stampa. Una sorta di antidoto allo spopolamen­to, da giocare su due fronti: turismo e infrastrut­ture. E qui entrano in ballo le cifre: il progetto Milano-Cortina vale 1,3 miliardi di euro, di cui

211 milioni a carico della Regione Lombardia, con gli interventi previsti a Bormio, e

130 di Veneto e Trentino Alto Adige (compresi gli investimen­ti di privati). «Meno della metà di quanto speso nel 2010 dal Canada per Vancouver e dalla Russia per Sochi», puntualizz­a il sottosegre­tario Rossi. «Gran parte delle strutture esiste già, quel che manca sarà realizzato in tempi brevi. E resterà a disposizio­ne della collettivi­tà».

Insomma, ad ascoltare le premesse il progetto italiano parrebbe in pole position: «La Svezia sa organizzar­e eventi di altissimo livello, ma la proposta italiana è molto più completa» dice Flavio Roda. «Timori? Bisogna sempre averne, ma per fare meglio», chiosa Caner. «L’85 per cento della popolazion­e vuole i Giochi, lo hanno dimostrato i Comuni approvando le rispettive mozioni, e li otterremo», aggiunge Guaineri. Il sostegno di Giovanni Malagò, presidente del Coni, poi, è ritenuto altrettant­o importante. Così come quello del governo:«Si sta impegnando al massimo, ha già sottoscrit­to i protocolli su sicurezza, spese dirette e indirette: è al nostro fianco», afferma l’esponente della giunta dem di Milano. Almeno sui Giochi gli steccati della politica sono già stati abbattuti.

” Federico Caner Questa per i Giochi del 2026 è la madre di tutte le battaglie, come forma di riscatto della montagna martoriata dal maltempo

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Il Milano-Cortina tandem 2026, un momento dell’incontro di ieri che ha fatto il punto sulla candidatur­a per i Giochi 2026

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