Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Le categorie economiche esultano: «Passo decisivo» Ma le opposizioni criticano
VENEZIA La eco dell’accordo sulla parte finanziaria relativa all’autonomia sancita ieri pomeriggio incontra il compiacimento delle categorie economiche venete, mentre gli oppositori politici parlano di «vittoria di Pirro» o di «pacco ben confezionato» per l’assenza del trasferimento su base regionale di tutte le richieste per le 23 materie oggetto della trattativa, le infrastrutture in particolare.
«L’accordo sulla parte finanziaria per l’autonomia differenziata non è ”un” passo importante, è ”il” passo. La copertura a saldo zero e le risorse garantite tramite la compartecipazione di imposte sono un traguardo importante. A nome di tutto il sistema regionale di Confcommercio, esprimo grande soddisfazione per questo obiettivo ormai quasi raggiunto».
Sulla stessa lunghezza d’onda Marco Michielli, presidente di Confturismo Veneto. «Siamo quasi al traguardo dice - di questo lungo percorso. Segno che i contenuti c’erano tutti, e di sostanza, hanno retto la prova d’esame. L’esito positivo dell’istruttoria con il Mef parla, tra l’altro, di un ottimo risultato sul piano della compartecipazione di imposte che garantiranno le coperture necessarie. Non accontentarsi delle briciole, o di risultati di compromesso, ha consentito di raggiungere ottime conclusioni. La meta è a un passo». Con qualche distinguo, anche il presidente veneto di Confartigianato, Agostino Bonomo, vede positivamente l’intesa raggiunta ieri al Mef. «Pur sottolineando che c’è sempre la spada di Damocle dei costi non coperti, dico che bisogna andare avanti. Con questa postilla però: il sì del Veneto all’autonomia deve essere a costo zero per la nostra regione e con una copertura economica totale».
Sul fronte politico, invece, gli oppositori non vedono in questo accordo un passo in avanti per il Veneto. «Al di là del raggiungimento dell’accordo sulla parte finanziaria tuona il deputato e coordinatore regionale forzista Davide Bendinelli - questa autonomia non è nemmeno lontana parente di quella che si aspettavano i veneti che hanno massicciamente votato sì al referendum. Non vengono trasferite deleghe importanti, come ad esempio quella per le infrastrutture. Per me questa è solo una vittoria di Pirro». È tranchant l’avvocato indipendentista Alessio Morosin: «Ci sono le risorse per coprire il pacco - dice - perché rispetto a quello che ci era stato detto siamo lontani anni luce. Questa autonomia è una cosa miserrima. Anzi, a mio modo di vedere proprio non c’è. E l’accordo sulla parte finanziaria è solo una bella confezione per addobbare il pacco che ci è stato rifilato».
Chiude il consigliere regionale del Pd, Graziano Azzalin, anche lui fortemente critico. «Il Veneto - dice - non avrà soldi in più e questo accordo con il Mef non modifica tutte le perplessità. Ricordiamoci che l’obiettivo era tenere in Veneto i 9/10 delle tasse...». Un attimo di pausa e poi Azzalin conclude: «Con il tanto vituperato governo Gentiloni ricordo che era stata firmata una pre intesa su 5 materie: lavoro, istruzione, salute, tutela dell’ambiente e rapporti internazionali. Si doveva formalizzare subito quell’accordo. Zaia invece ha voluto esagerare illudendo i veneti».