Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Ex centrale del latte, la svolta buona Cicero: «A breve i cantieri aperti»
Meno spazio edificabile e più verde: ok alla variante. Riqualificazione a un passo
VICENZA Due aree che tornano a verde, o per lo meno non ospiteranno al momento nuove costruzioni, e le richieste di residenti e comitati che continuano a chiedere spazi, aree verdi, parcheggi. Sullo sfondo, però, c’è un progetto che sta per entrare nel vivo e che, con tutta probabilità, diventerà realtà già nel 2020. E’ questa la scadenza fissata nel cronoprogramma dei lavori all’ex-Centrale del latte di via Medici. Un’area da oltre dieci anni al centro di progetti, incontri, assemblee pubbliche, pure diversi bandi di gara (senza esito positivo) e che nel giro di poche settimane potrebbe subire una svolta. «A breve inizieranno i lavori – dichiara l’assessore alle Infrastrutture, Claudio Cicero – e contiamo che i tempi previsti siano rispettati». Dunque, si guarda al cronoprogramma che prevede 15 mesi di cantiere, con la fine prevista tra l’estate e l’autunno del 2020.
Il futuro dell’area compresa tra via Monte Grappa, via Medici e via Mentana ha fatto capolino anche nel corso dell’ultima seduta del consiglio comunale del 7 febbraio scorso, quando i consiglieri hanno approvato la variante parziale al piano degli Interventi per la modifica urbanistica di due aree interne all’ex-Centrale: il progetto di riqualificazione definito negli anni scorsi, infatti, prevedeva la possibilità di costruire nuovi edifici per 6 mila metri quadrati in alcune zone interne all’area, fino ai primi degli anni Duemila sede della Centrale del latte di Vicenza. La soluzione puntava a rendere più appetibile al mercato – cioè ai privati – la riqualificazione di quella fetta di Vicenza, che negli anni ha collezionato ben tre tentativi di «valorizzazione», tramite specifici bandi di gara, nessuno andato a buon fine. Poi arrivò il bando periferie emanato dal Governo nel 2017 e con il quale Vicenza si è conquistata contributi per 18 milioni di euro su 18 diversi progetti, fra cui anche 4 milioni di euro per la riqualificazione dell’ex-Centrale. Dunque, la mossa in favore dei privati non serviva più ed ecco il motivo della variante licenziata dal Consiglio la scorsa settimana, con il quale la superficie edificabile viene ridotta da due a una sola area e per un totale di mille metri quadri.
«Con questa scelta però – obietta Cicero – abbiamo anche ridotto il valore di quelle superfici. Io rimango contrario, perché quelle volumetrie potevano anche diventare merce di scambio con i privati». A parte il boccone amaro, però, ora si apre la partita di quale futuro dare alle porzioni di terreno in questione (verso viale Monte Grappa) dove non sarebbe nemmeno stata eseguita la bonifica bellica, completata per il resto dell’area nei mesi scorsi. «Valuteremo – osserva l’assessore – possono rimanere a verde oppure diventare aree di parcheggio».
Chi ha le idee precise in merito sono i comitati che da anni si battono per dare un futuro all’ex-Centrale e che chiedono il trasferimento in quell’area della guardia medica o del servizio decentrato dell’anagrafe: «Siamo un’area di diecimila persone tra la zona di quartiere Italia e San Paolo».
Le idee dei cittadini I comitati civici continuano o chiedere che si insedi l’anagrafe o la guardia medica