Finto legale del figlio porta via gioielli e soldi a due anziani

ROSSANO VENETO A gennaio

2018 aveva costretto due coniugi di Rossano, 72 anni lei e 79 lui, a consegnargli gioielli per quasi 20mila euro, comprese le fedi nuziali, sotto la minaccia che se non avessero pagato, il loro figlio, responsabile di un incidente stradale, avrebbe rischiato di finire in carcere. Tutta una bugia l’incidente, il carcere; una finzione, come la voce del figlio che aveva fatto sentire loro mentre implorava aiuto in lacrime.

Ieri per il napoletano

44enne Maurizio Savarese, il «finto avvocato» che si era presentato a casa della coppia dopo la telefonata di un finto maresciallo dei carabinieri di Vicenza (il complice è ancora da identificare), è arrivata la condanna. Al termine del processo con rito abbreviato che gli ha concesso lo sconto di un terzo della pena, il giudice Massimo Gerace gli ha inflitto un anno e quattro mesi di reclusione e 600 euro di multa, oltre al pagamento delle spese. Il giudice ha riqualificato l’accusa da estorsione a truffa aggravata. Savarese, per i carabinieri di Bassano che lo hanno arrestato due volte nel 2018, era il finito legale che incassava le «cauzioni»: ai pensionati di Rossano il complice aveva chiesto 4800 euro, ma non avendo soldi, i due avevano consegnato sei anelli anche con brillanti, tra cui le fedi, una spilla, due collane, degli orecchini e un orologio, tutti in oro.