Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Il ponte riaperto ai pedoni «Ma il restauro continua»
BASSANO Riallineato e riaperto ai pedoni ieri alle 18. Inarcato per anni, il Ponte degli Alpini si è rialzato. Si sono concluse ieri pomeriggio, in anticipo di un giorno, le operazioni di sollevamento della parte superiore. Il cedimento ligneo corrispondente a 48 centimetri sulla seconda stilata e di 28 centimetri sulla prima è stato recuperato. Il tempo di riposizionare le transenne sui due lati dell’attraversamento e il passaggio è stato riaperto. L’impalcato non è più infossato; rimane ancora una pendenza verso le due spalle, ma dipende dalla rimozione della pavimentazione di due anni e mezzo fa e sarà annullata con la posa del nuovo piano di calpestio. Anche le balaustre hanno assunto un aspetto più lineare, sebbene resti da eseguire qualche aggiustamento.
Ieri è stata una giornata campale per operai e tecnici, che hanno concluso la fase più delicata del restauro in un tempo inferiore e ottenendo risultati superiori alle aspettative. Perché il ponte avrebbe potuto fare i capricci e la complessa manovra non riuscire o richiedere ulteriori interventi. Soddisfatti il sindaco Riccardo Poletto e il suo vice Roberto Campagnolo, che hanno seguito sul posto le ultime procedure. Con loro Gianni Michelon, il progettista per conto della «Inco», l’impresa appaltatrice, il capocantiere Floriano Perini, Roberto Valentini della «C9 Costruzioni» che ha gestito la sofisticata strumentazione usata e il collaudatore statico Sebastiano Favero, presidente dell’Anpi.
Da oggi alla fine di aprile si ricostruiscono le due stilate a est, partendo dalle fondazioni. «Con la finestra estiva, da giugno a settembre, ci concentreremo sulla struttura superiore — anticipa Perini — dal piano di calpestio al tetto, sostituendo i legni deteriorati e sistemando le parti danneggiate, oltre che sulle parti murarie delle due spalle. Nel prossimo inverno, toccherà alle stilate 3 e 4». «Avendo già raggiunto un’ottima quota sulla parte a est della struttura, il sollevamento a ovest sarà più semplice», osserva Michelon.