Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Tariffe scontate e sostegno Alleanza Comune- Finanza contro i furbetti del sociale
VICENZA L’obiettivo è quello di stanare i furbetti. Cioè, in buona sostanza, chi usufruisce di tariffe ridotte o di aiuti economici dal Comune ma possiede beni o immobili – magari – di lusso. Con questo scopo Comune e comando provinciale della Guardia di Finanza hanno stretto ieri un accordo che, per Vicenza, è una novità. «Vogliamo unire tutte le forze in campo a favore dell’equità sociale, che spesso non viene rispettata, e tutelare le fasce più deboli» dichiara il sindaco, Francesco Rucco. È lui a firmare il protocollo d’intesa assieme al comandante provinciale della Guardia di Finanza, Crescenzo Sciaraffa, che entrerà in vigore fin da subito e consentirà alle due istituzioni di collaborare su casi specifici. Nel concreto, infatti, l’intervento delle fiamme gialle avverrà solo su segnalazione da parte di Palazzo Trissino, che ogni anno eroga contributi economici o concede agevolazioni su tariffe e canoni per un valore complessivo di 4,5 milioni di euro: solo lo scorso anno sono stati 2.123 gli interventi di riduzione a vario titolo sul settore dell’Istruzione (dalle mense alle rette scolastiche), mentre nell’ambito del Sociale sono stati erogati 842 contributi economici e 1.300 servizi come pasti a domicilio, integrazioni delle rette, assistenza domiciliare. Tutti sostegni che vengono approvati sulla base delle certificazioni Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) fornite dai richiedenti. Ma ci sono casi in cui, in Comune, sorgono «fondati dubbi sulla veridicità delle dichiarazioni»: «Un esempio potrebbe essere quando non c’è l’indicazione di un conto corrente nell’Isee – afferma Sciaraffa – che potrebbe essere un segnale di grave difficoltà oppure un campanello di allarme di altro genere». In queste situazioni, dunque, l’amministrazione segnalerà alla Finanza i casi sospetti e spetterà agli agenti il compito di verificare la situazione dichiarata attraverso la verifica delle banche dati sulla situazione reddituale e patrimoniale, l’anagrafe, la posizione fiscale e quant’altro. «Se verificheremo violazioni amministrative segnaleremo l’esito al Comune – spiega il colonnello – ma potrebbero emergere anche profili penali, per i quali agiremo di conseguenza».